Raffaele La Regina, componente dell’Assemblea Nazionale PD, in una nota contesta il post su facebook del senatore Pepe nel quale a nome della lista Ancora Tolve, una delle liste che lo hanno sostenuto per la campagna elettorale che gli ha permesso di riconfemarsi sindaco di Tolve e lo invita a non strumentalizzare le scelte dei sindaci lucani. Di seguito la nota integrale.
Caro Pepe, su Egrib giù le mani dai sindaci!
L’assemblea dell’Egrib (ente sub-regionale per la gestione delle risorse idriche) ha deliberato un aumento del costo dell’acqua pubblica a valere sui cittadini lucani del 14,50% in più rispetto al 2019. Ed allora il Sindaco e Senatore Pasquale Pepe cosa fa? Invece di chiedere spiegazioni in Via Verrastro decide di attaccare pubblicamente i sindaci lucani.
Giù le mani dai sindaci!
Non è tollerabile l’utilizzo strumentale della posizione degli amministratori locali sulla vicenda Egrib, così come non è tollerabile il prestarsi da scudo per il Governo Regionale da parte di qualche sindaco leghista che antepone la tattica politica alla tutela dei propri cittadini.
È vero, la situazione in cui versa Acquedotto Lucano non è delle migliori. È vero, in passato ci sono stati molti errori ed una gestione fallimentare di una risorsa così preziosa come l’acqua pubblica che ha portato, spesso e volentieri, i sindaci e gli amministratori ad assumere posizioni che sembrano politicamente controverse, ma che guardano unicamente alla sostenibilità economica ed alla salvaguardia dei propri cittadini.
Adesso basta nascondersi dietro un dito caro Assessore Rosa, caro Senatore Pepe. Perché non c’è stato un confronto pubblico sul tema? Perché non coinvolgere e consultare le parti sociali?
Chi governa la Regione Basilicata si prenda una volta per tutte le responsabilità delle questioni senza tirare dalla giacchetta chi vive ogni giorno tra i problemi della gente, per pochi euro al mese, con rischi enormi. Ma soprattutto basta rivendicazioni sul passato. I lucani – a differenza vostra – non campano di campagne elettorali ma di duro lavoro quotidiano, quando un lavoro c’è.
Guardiamo alle cose come stanno: durante la più grave crisi economico-sociale della storia la Giunta Bardi ha deciso di far pagare ai lucani di più l’acqua pubblica. Un bene comune. Perché l’acqua pubblica è un bene comune, non solo un servizio pubblico. Ma temo che non ne conoscano la differenza.
Il Governo Regionale si adoperi immediatamente per assumersi gli oneri di questa scelta scellerata.