Sul viaggio del Presidente Napolitano in Basilicata
La notizia, data da alcuni giornali locali e nazionali, secondo cui nel prossimo ottobre è programmata una visita del Presidente della Repubblica – on. Giorgio Napolitano – in Basilicata, ci riempie di orgoglio e soddisfazione.
Non sarà certo la prima volta che l’on. Napolitano percorrerà le strade della Basilicata, della provincia di Matera e di Matera. Qualcuno ha richiamato, per l’occasione, la visita che, nel 1902, fece in terra di Basilicata l’on. Giuseppe Zanardelli, non considerando che l’on. Napolitano è Presidente della Repubblica, mentre l’on. Zanardelli era capo del governo. Ne deriva che quella di Napolitano difficilmente provocherà, come vorremmo, interventi e provvedimenti immediati, che sono competenza del solo potere esecutivo. Ma che il Presidente della Repubblica scenda nel Sud, in questo momento, assume un forte significato simbolico, dopo una estate di aggressione al Sud da parte della Lega, che è colonna di sostegno del governo Berlusconi. Da Brescia l’on. Zanarelli poté scendere nel Sud, perché al Sud si pensava come una terra da riscattare e conquistare ai livelli di vita della nazione; da Milano, invece, Berlusconi non può scendere, visto che il Sud è ormai quotidianamente spregiato, irriso e definitivamente considerato palla di piombo al piede della nazione.
La discesa di Napolitano è, dunque, un atto di generoso richiamo alla unità della nazione; ed è un monito al governo Berlusconi e alla Lega che lo sostiene, dettandone regole e leggi di comportamento.
Ci si augura che l’on. Berlusconi sappia leggere questo monito e consideri che ormai con troppa insistenza, da parte della Lega, si sta giocando alla divisione nazionale e ad una intolleranza che, in alcuni momenti, sfiora l’odio razziale. E ne tragga le dovute conseguenze
Giuseppe Pace
Presidente del CIACP