Lo sport incide non solo sul benessere individuale o collettivo di una comunità ma anche su quello dell’inclusione sociale. L’A.S.D. Academy Az Picerno, con sede a Policoro, accorcia le distanze di genere attraverso una scuola calcio femminile. Tanto entusiasmo da parte delle famiglie e delle bambine che si allenano all’insegna della determinazione. Presente all’incontro di presentazione del progetto, tenutosi a Policoro, Marika Padula, già assessora alle Pari Opportunità e Politiche Giovanili nella città di Potenza che dichiara ” Finalmente abbattiamo tutti quelli che sono gli stereotipi legati alla questione di genere sullo sport”
Giovanni Iannella è il Responsabile Tecnico dell’A.s.d. Academy Az Picerno, da anni si occupa di formazione sportiva giovanile a Policoro, crede fortemente in ciò che fa, come anche nello sviluppo del territorio non solo dal punto di vista “sportivo”. Le diversità non piacciono a Iannella, sui social scrive “Anche in questo frangente, ho sentito il bisogno di dover trasmettere il “valore calcio” non solo ai bambini ma anche alle bambine affinché’ questo sport, sempre più, non venga ritenuto, attraverso “uno stereotipo di genere”, uno sport da MASCHI !!!!”
In tutta la regione ci sono solo due scuole calcio femminili Elite, rispettivamente a Potenza e Matera. Presenti all’incontro anche molti esponenti della FIGC lucana, sul sito nazionale si legge “Per quanto attiene il 2020, con l’obiettivo di affrontare le principali tematiche identificate dalla Divisione Calcio Femminile che riguardano l’intero movimento calcistico femminile italiano, nonché in considerazione di quanto veicolato a livello internazionale da FIFA e UEFA, le attività di Responsabilità Sociale che saranno portate avanti dalla Divisione riguarderanno i seguenti ambiti strategici di intervento: Cultura, Lotta alla violenza sulle donne, Empowerment (Inclusione, antidiscriminazione, pari opportunità), Salute e prevenzione per le donne”. Finalmente i sogni di molte bambine potranno avverarsi, un territorio cresce quando è ricco di servizi e soprattutto di cultura, quest’ultima intesa non solo dal punto di vista dei titoli di studio.