Il Segretario Generale di Cgil Matera, Eustachio Nicoletti, il Coordinatore delle Funzioni Locali di Fp Cgil Vito Maragno e la Segretaria Generale d Fp Cgl Matera, Giulia Adduce in una nota denunciano le criticità non ancora risolte che riguardano la Biblioteca Stigliani di Matera. Di seguito la nota integrale.
Quale futuro per la biblioteca “Stigliani” di Matera?
Lo scorso 29 ottobre 2020 le Segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil di Matera hanno portato all’attenzione della quarta Commissione consiliare permanente della Regione Basilicata la delicata e precaria situazione della biblioteca provinciale di Matera che, insieme all’Archivio di Stato e ad altri contenitori culturali, Matera 2019 non ha risolto.
Inutile è ritornare sull’importanza del suo patrimonio o sul ruolo fondamentale che la biblioteca “T.Stigliani” di Matera svolge, quale luogo di garanzia per l’accesso alla conoscenza per il territorio materano e per i territori limitrofi. Un solo dato su tutti: prima dell’insorgenza della pandemia, la biblioteca aveva una frequentazione giornaliera di circa 270 persone per la pubblica lettura, lo studio, la conservazione e la ricerca.
Ad oggi, e solo grazie alle sollecitazioni dei sindacati in sede di quarta commissione regionale, rispetto a tutte le criticità evidenziate, le uniche questioni risolte sono state:
• la realizzazione dei lavori relativi al consolidamento strutturale del Palazzo dell’Annunziata, necessario perché vi sono infiltrazioni d’acqua dai tetti e dai lucernari;
• l’inizio dei lavori relativi agli adeguamenti in materia di sicurezza (interventi sugli impianti antincendio, manutenzione di centraline, quadri di controllo e pannelli di segnalazione, rilevatori antitaccheggio) e la sanificazione (impianti di areazione) degli ambienti che preservi la salute dei lavoratori, degli utenti e del patrimonio librario.
In merito invece al potenziamento dei servizi gli unici punti di avanzamento sono stati:
• il ripristino del sito web della biblioteca che era stato sospeso;
• la possibilità del prestito on Line;
• l’attivazione del servizio di Media LIbrary (MLOL).
Permangono invece tutti i problemi relativi all’assetto amministrativo della biblioteca, a partire dal mancato riordino delle funzioni che dalle Province sono state trasferite alle Regioni, a seguito della legge Del Rio.
La Basilicata è l’unica Regione che non ha portato a compimento il passaggio di deleghe, con il risultato di lasciare le biblioteche provinciali in mezzo al guado. In Basilicata la situazione di indeterminatezza della ex Biblioteca Provinciale di Matera è peggiore rispetto a quella della ex Biblioteca Provinciale di Potenza. Infatti, a seguito del mancato completamento del trasferimento delle deleghe e sulla scorta del modello adottato nella vicina Puglia, a Potenza è stato costituito un Polo Culturale Integrato sotto l’egida del MIBACT, che vede riunite in una sola realtà la Biblioteca nazionale, la Biblioteca provinciale e alcuni spazi espositivi della Pinacoteca.
A differenza di quanto accaduto in provincia di Potenza, la biblioteca “T. Stigliani” di Matera è ancora in una fase di transizione e indeterminatezza. La Provincia è rimasta proprietaria del Palazzo dell’Annunziata e di tutto il patrimonio librario, mentre il personale è transitato alle dipendenze della Regione Basilicata, benché assegnato funzionalmente alla Provincia. Tra l’altro, attualmente la situazione è peggiorata, perché la proroga delle deleghe alle province su queste funzioni è scaduta il 31 dicembre 2020 e la Regione Basilicata non ha provveduto al rinnovo. Quindi, sembrerebbe che non ci sia neanche la copertura amministrativa per la gestione delle deleghe da parte della provincia.
A questo si aggiunge che il personale in servizio si è ulteriormente ridotto, passando da 44 unità a solo 18 unità. Tra l’altro, sono venute meno le figure professionalmente essenziali per una biblioteca: i bibliotecari, gli unici in grado di gestire le biblioteche in maniera professionale, efficiente e moderna. Una biblioteca senza bibliotecari è come un forno senza fornai.
Un’altra delle conseguenze di questa situazione, dovuta alla mancanza di personale, è stata la riduzione dell’orario di apertura al pubblico. Attualmente la biblioteca è aperta due soli pomeriggi a settimana. Da questo punto di vista, la situazione è ben oltre la soglia di emergenza.
Stante la situazione, occorre un disegno strategico che rilanci la biblioteca “T. Stigliani” di Matera e non soluzioni raffazzonate o interventi tampone.
Le richieste presentate in sede di audizione dalle OO.SS. restano attualissime:
1. ad iniziare dal completamento del processo di trasferimento delle deleghe dalle Province alla Regione, come prescritto dalla Legge Del Rio,
2. alla stipula di un Accordo di Valorizzazione tra Regione, Provincia e Comune di Matera, che dia alla Biblioteca l’autonomia amministrativa, finanziaria e gestionale necessaria per superare anche i vincoli relativi all’assunzione di nuovo personale. Una Biblioteca come la “T. Stigliani” di Matera non può essere gestita in economia, ma ha bisogno di risorse finanziarie adeguate e di professionalità.
Il passaggio delle competenze in materia di cultura dalle Province alle Regioni ha rappresentato nel resto dell’Italia un’occasione per potenziare i sistemi bibliotecari e valorizzare un patrimonio che è alla base dell’identità regionale. Solo in Basilicata questo non è successo. Evidentemente, la promozione delle attività culturali e la valorizzazione e il potenziamento delle biblioteche non sono tra le priorità della nostra Regione.