Si è svolto, in modalità videoconferenza il 5° Congresso Regionale SIAP Basilicata che ha visto la riconferma alla guida della struttura il Segretario Regionale Sergio Cappella. Il sindacato, seppur asservito alla nuova modalità di confronto in video, non ha comunque voluto minimizzare l’impellenza del confronto democratico, del dibattito aperto e sincero quale unico strumento per la crescita del consenso e per un proselitismo di qualità e attento alla relatà lavorativa dei poliziotti lucani. Dopo il saluto dei questori di Matera Eliseo Nicolì e il Questore di Potenza Antonino Pietro Romeo, i lavori congressuali sono stati avviati dalla relazione del Segretario Regionale uscente Sergio Cappella il quale ha voluto sottolineare “… la modalità videoconferenza limita in qualche modo la partecipazione ma, sono certo, non il desiderio e la voglia confrontarci e crescere insieme così come abbiamo fatto in questi anni passati, quando la quotidianità era sinonimo di normalità. Certo è che tutti noi desideriamo la normalità e vogliamo recuperare il tempo sindacale che però, lasciatemelo dire, non abbiamo mai cancellato. Abbiamo modificato le nostre abitudini, abbiamo cambiato la forma ma la sostanza non è venuta mai a mancare: siamo stati ancora e sempre accanto ai colleghi. La pandemia non ha permesso certezze. Nessun genere di certezza. Il sindacato, il SIAP si … ancora una volta ha espresso, anche nel tumulto di questa tragica attualità, la propria consolidata certezza con la presenza costante, coerente e qualificata. Certamente l’attività sindacale non è tutta rose e fiori; a Matera come a Potenza la Polizia di Stato deve fare in conti con una struttura territoriale che fa riferimento a risorse umane sempre più senilizzate, per usare l’espressione tanto cara al vecchio capo della Polizia Gabrielli. La realtà operativa non può pertanto prescindere da questo dato: l’invecchiamento dell’organico è un problema endemico di cui vedremo la reale portata tra pochi anni, ed è un problema su cui il Sindacato poco potrà fare, perché le origini di questa che possiamo definire “obsolescenza programmata” risalgono a diversi anni fa. Se la sicurezza continuerà ad essere percepita dai Governi come una spesa e non come un investimento, il futuro non può che essere disastroso. Un territorio sicuro è fonte di guadagno perché attira investimenti, un territorio in cui si percepisce insicurezza invece, in cui non si afferma la legalità, è un territorio che grava sulla comunità. Auspichiamo una ridistribuzione delle competenze in generale tra le Forze di Polizia ed un passaggio di competenze ad altri Enti in materia di autorizzazioni di Polizia. Un minor carico di lavoro potrebbe in qualche maniera compensare la mancanza di personale. Il problema dell’età media elevata in realtà non risparmia ovviamente nemmeno il Sindacato: molti quadri storici SIAP si apprestano alla quiescenza, lasciando così dei vuoti difficili da riempire. Dobbiamo avere il coraggio di coinvolgere energie e menti giovani e fresche, dobbiamo avere la forza di rimetterci in discussione perché il qui e ora non è certo per nessuno. Dobbiamo avere l’ardire di scommettere su un futuro nuovo, in cui le posizioni non sono mai standardizzate ma capaci di confrontarsi e mettersi in discussione sempre. Oggi in Basilicata abbiamo un sindacato forte, coeso e libero da ogni forma di condizionamento. Da oggi parte un nuovo progetto di Sindacato che però parte da un assunto vecchio: al centro la donna e l’uomo in divisa che ci onoriamo di rappresentare”.
All’assise telematica hanno partecipato i segretari provinciale Matera Gianni D’Ambrosio e provinciale Potenza Michele d’Oronzo nonché i delegati sui diversi posti di lavoro che hanno rieletto all’’unanimità Segreterio Regionale Sergio Cappella. I lavori sono stati conclusi dal Segretario Generale SIAP Giuseppe Tiani.