I consiglieri regionali Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Carmela Carlucci del Movimento 5 Stelle in una nota replicano alle dichiarazioni di esponenti della maggioranza e del presidente del Consiglio regionale Cicala dopo quanto accaduto nell’ultima seduta del Consiglio regionale della Basilicata, sciolto per mancanza del numero legale. Di seguito la nota integrale.
Indebolimento delle istituzioni? Si inizi col rispettare il lavoro delle minoranze in seno al Consiglio e alle Commissioni.
Facciamo davvero fatica a metabolizzare quanto accaduto durante l’ultima seduta di Consiglio Regionale. Lo sconcerto aumenta ancora di più dopo aver letto le reazioni della maggioranza e il solito panegirico di Cicala, secondo il quale il nostro comportamento indebolirebbe le istituzioni.
Cicala dimostra ancora una volta di non essere il presidente di tutti. Il suo operato e la sua gestione dei lavori sono sotto gli occhi di tutti. A riprova della poca considerazione delle prerogative dei consiglieri di minoranza vi è il fatto di non aver dedicato alcuna seduta del Consiglio Regionale all’espletamento dell’attività ispettiva. Sono centinaia le interrogazioni che attendono risposta e in alcuni casi ci siamo dovuti accontentare delle reazioni a mezzo stampa di qualche assessore con la luna storta.
Anche nelle commissioni consiliari l’andazzo è lo stesso. Si tende a calendarizzare provvedimenti della maggioranza che spesso sembrano essere spot fini a se stessi e si accantonano iniziative dell’opposizione come nel caso della nostra pdl sui limiti emissivi degli inquinanti. Sono passati 6 mesi da quando abbiamo chiesto di portare la pdl all’attenzione delle commissioni competenti, ma evidentemente questo tema non è gradito ai novelli statisti di via Verrastro. O forse dovremmo attendere che qualche consigliere di maggioranza ne presenti una identica per poter avviare una discussione.
Peccato perché, durante l’analisi del DDL sulle emissioni odorigene presentato dalla Giunta, sono emerse criticità – evidenziate da esperti auditi in III Commissione – dovute ad un impianto normativo superato e contenente procedure farraginose che hanno già mostrato tutti i propri limiti in altre regioni. Le interlocuzioni in III Commissione hanno evidenziato che sarebbe meglio procedere nella direzione da noi tracciata. Vogliamo ricordare che la nostra proposta vuole introdurre limiti alle emissioni di NMHC e H2S in modo da migliorare la qualità dell’aria e garantire l’effettività della tutela della salute all’interno del territorio dei comuni su cui insistono attività di estrazione, coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi ed in quelli circostanti.
Per i mesi a venire ci auguriamo davvero un cambio di marcia su tutta la linea e soprattutto un maggior rispetto del lavoro dei consiglieri di opposizione. Noi ce la stiamo mettendo tutta per onorare il mandato e l’istituzione che rappresentiamo. Altri forse dovrebbero impegnarsi un po’ di più.