Il Sud traino per la crescita e lo sviluppo di tutto il Paese, Nord compreso. E’ quello che prefigura il Pnrr con i suoi corposi finanziamenti per il Mezzogiorno, 82 miliardi su oltre 200 totali, secondo laministra per il Sud, Mara Carfagna.
“Nel Pnrr – ha spiegato Carfagna intervenendo a “Sud &Nord – Villa Nitti accorcia le distanze”, format online promosso dalla
Fondazione Nitti e dall’associazione Merita – ci sono stime molto interessanti, il Paese in 5 anni crescerà di 15 punti
percentuali con il Sud che raggiungerà i 23 punti percentuali.
Il Sud sarà motore della crescita economica del nostro Paese, per sfruttare questa prospettiva il governo ha scommesso
destinando 82 mld di euro a Sud raccogliendo così la sfida dell’unificazione del Paese”.
“Accorciare le distanze – ha detto Carfagna – è una frase che forse abbiamo sentito migliaia se non un milione di volte però
per la prima volta questa frase può essere realtà perchè con il Pnrr abbiamo un orizzonte temporale per la realizzazione degli
investimenti di 5 o 10 anni”. Inoltre, secondo Carfagna si sono realizzati due condizioni politiche estremamente favorevoli per
il rilancio del Paese e del Mezzogiorno e per la riuscita della scommessa: “La prima è stata il cambio di passo impensabile fino
a 14 mesi fa dell’Unione europea, da un’Unione custode dell’austerity a un’Unione impegnata a finanziare Piani di
sviluppo”. “Il secondo elemento è il quadro politico interno: mai c’era stata una maggioranza così vasta che si è stretta
intorno a un progetto paragonabile solo al Piano Marshall, una maggioranza vasta guidata da un premier di grande prestigio e
autorevolezza, elemento che ha congelato la contesa politica e ha smorzato contesa territoriale”. Sempre a proposito della
destinazione dei fondi del Pnrr, Carfagna ha spiegato anche che il suo ministero sta lavorando molto per il potenziamento degli
“asili nido” e del “tempo pieno nelle scuole”.
Infine, la sottolineatura da parte del ministro della “vocazione mediterranea del Mezzogiorno”: “Con il Pnrr investiamo più di 1
miliardo per ammodernare i porti del Mezzogiorno e per le Zes”, le zone economiche speciali, le “zes sono state una intuizione di De Vincenti, poi è stato un errore lasciarle lettera morta, sono invece occasione di crescita e sviluppo”.