La situazione dei servizi irrigui nell’area Melfese-Lavellese-Alto Bradano non è più tollerabile e rischia di avere conseguenze pesanti sulle produzioni ortive, prima tra tutte sul pomodoro che in questo vasto comprensorio si estende su oltre 1200 ettari. L’allarme è lanciato dalla Cia-Agricoltori di Lavello e condiviso dalla Cia di Potenza. Alessandro Petruzzi, dirigente Cia, in rappresentanza dei produttori del Lavellese, spiega che “da parte del Consorzio di Bonifica dovrebbe essere garantito, secondo quanto ci viene assicurato, un quantitativo di 500 litri al secondo, tutto da verificare. Ma anche se così fosse in questo periodo caratterizzato da temperature torride, terreno arido, assenza di pioggia, abbiamo bisogno almeno del doppio per salvare le produzioni più pregiate e il pomodoro”. Proprio nel periodo di massimo potenziale assorbimento di risorsa da parte dell’area irrigua in sinistra Ofanto, in particolare nella piana di Gaudiano e Melfi, area di competenza del Consorzio di Bonifica della Basilicata, già Consorzio del Vulture Alto Bradano, gli imprenditori agricoli assistono impotenti ad un’autentica e ingiustificata sottrazione della risorsa irrigua.
Per la Cia “il quadro è paradossale e penalizzante con turnazioni e distribuzione di quantitativi di acqua insufficienti anche se le dighe al servizio dell’area sono piene. La più forte contraddizione – dicono i dirigenti della Confederazione – è che in questa estate l’acqua invasata c’è e contestualmente si rischia di perdere prodotto e reddito. Tale situazione nasce dalla volontà di programmare da subito i quantitativi di acqua necessari per tutta l’estate”.
“Ci viene detto – aggiunge Petruzzi – che si intende dosare la dotazione irrigua per azienda in previsione delle colture che produrremo in una seconda fase. Per noi è invece prioritario pensare alle colture già pronte proprio per evitare danni economici molto seri. Pertanto è sicuramente positiva l’iniziativa avviata dall’assessore alle Infrastrutture Donatella Merra che ha scritto al segretario generale del Bacino del Distretto Meridionale, Vera Corbelli, per porre i problemi che solleviamo. Ad essa va dato seguito con altre azioni pressanti, a livello istituzionale e di mobilitazione degli imprenditori agricoli, nei confronti del Consorzio e quindi del Bacino del Distretto perché l’acqua ci serve subito non a fine stagione”.