Appena nominato vicepresidente del gruppo di Coraggio Italia alla Camera, il deputato materano Gianluca Rospi ha presentato una risoluzione in Commissione Trasporti sul tema delle reti Trans-europee di trasporto (TEN-T) e sui collegamenti che si innestano su di esse. Nell’atto Rospi invita il Governo a prevedere il “potenziamento dell’Alta Velocità/Alta Capacità sulla direttrice ferroviaria Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia, già inserita come intervento infrastrutturale nell’accordo di programma tra RFI e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile: è una tratta fondamentale per il collegamento tra la costa ionica e la dorsale tirrenica rientrante nel Corridoio ‘Scandinavo-Mediterraneo’ delle reti TEN-T che accrescerebbe i flussi tra Basilicata ed Europa”.
Nella sua risoluzione Rospi invita il Governo Draghi a fare pressing sull’Unione Europea affinché nella revisione delle reti ‘TEN-T’, in programma nel prossimo settembre, sia inserita anche la realizzazione del tratto Ancona-Foggia-Brindisi-Lecce. “Questo corridoio ferroviario avrebbe come obiettivo quello di completare il collegamento ad Alta Velocità tra Ancona e Lecce – spiega Rospi – utile per rilanciare il sud Italia e consentire lo sviluppo del porto di Taranto e dei porti dell’Adriatico, garantendo un collegamento più rapido e diretto tra l’Europa e il Mediterraneo”.
Un’altra richiesta fatta da Rospi in Commissione Trasporti è l’accelerazione dei lavori per l’Alta Velocità-Alta Capacità Napoli-Bari, rientrante nel corridoio ferroviario europeo TEN-T ‘Scandinavia-Mediterraneo’, che collega il nord Europa con il sud Italia. Per Rospi è “un asse strategico per lo sviluppo della mobilità sostenibile nel Mezzogiorno, grazie a tempi di percorrenza quasi dimezzati tra Napoli e Bari, collegate in sole due ore, e in grado di avvicinare Nord e Sud del Paese, con la previsione di un viaggio da Milano a Bari in cinque ore”.
L’onorevole Gianluca Rospi, deputato e vicepresidente del gruppo Coraggio Italia alla Camera dei Deputati, è ingegnere, dottore di ricerca in architettura, costruzione e strutture. Materano di 42 anni. Autore e relatore del ‘Decreto Genova’ è stato in passato presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Matera.