Emanuele D’Adamo, portavoce del movimento politico indipendente Matera Libera, in una nota esprime alcune riflessioni in vista del G20 che si terrà a Matera e candida la città dei Sassi, già Civitas Marie e città della pace a capitale mondiale della pace e chiede ai potenti del mondo il potenziamento infrastrutturale nel Sud dell’Europa e la riapertura del canale di Suez per il passaggio delle navi internazionali che metterebbe in riequilibrio economico l’area Euro-Med. Di seguito la nota integrale.
La città di Matera accoglie benevolmente le 31 delegazioni dei paesi che partecipano all’incontro internazionale dei ministri degli esteri piu’ importanti per pianificare la politica estera mondiale per i prossimi anni.
Matera ospita, il 29 giugno 2021, il G20 degli Esteri nella quale circostanza saranno presenti 31 delegazioni delle maggiori nazioni mondiali per pianificare la politica estera e le forze militari da mettere in campo per il controllo geopolitico dei confini del mondo. Lo sottolinea il Direttivo del movimento politico indipendente “Matera Libera” che con il presente intervento esprime solidarietà ed impegno sociale per garantire la politica di pace mondiale, la solidarietà tra i popoli, l’amore fraterno verso gli ultimi e, partendo dalla nostra Città dei Sassi Matera, chiede che per la eccezionale portata dell’evento Matera, già Città Mariana e Città della Pace, deve essere candidata a Capitale Mondiale della Pace all’ONU. Secondo il Direttivo, abbiamo assistito in quest’ultimo periodo storico ad un eccessivo sviluppo economico ed industriale dell’area Nord dell’Europa, dimenticando l’area dell’Euro-Med che di contro ha subito un depauperamento totale; esempio sono il fallimento del Porto di Gioia Tauro in Calabria e la non conversione della acciaieria di Taranto che così hanno favorito le nazioni del Nord Europa. In tale ottica, il movimento politico di Matera Libera invita a rafforzare le carenti ed insufficienti infrastrutture viarie, ferroviarie e aeroportuali al Sud Italia nella prospettiva che venga attuato il grande progetto di riapertura alle navi internazionali del Canale di Suez. In tal modo tutti i Porti del Sud Italia e in particolare i Porti di Bari, Brindisi, Taranto e Napoli andrebbero a riequilibrare il sistema del commercio e degli scambi internazionali con la Città di Matera che avrà un ruolo centrale là dove si dovesse realizzare l’asse Bradanico e l’asse Tirrenico-Adriatico. Il Direttivo di Matera Libera si augura che in occasione del Decreto Ripresa e Resilienza, Matera possa finalmente uscire dall’isolamento ferroviario e viario e poter così vedersi realizzato il collegamento ferroviario nazionale Ferrandina-Matera-Gioia del Colle, tema ancora di grande discussione a livello sia locale che regionale. Quindi, la proposta-candidatura di Matera a Capitale Mondiale della Pace si inserisce nel contesto di un nuovo modello di sviluppo socio-economico-ambientale che mira alla realizzazione di un tipo alternativo di economia basato sull’eco-compatibilità, sulla valorizzazione delle bio-diversità, sul green e per la tutela della salute dei popoli creando servizi di prevenzione e sanitari equali per tutti.