Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil: “Proclamato stato di agitazione lavoratori Italgas”. Di seguito la nota integrale.
Nei giorni 10 e 21 giugno 2021 ha avuto luogo la prosecuzione del tavolo sindacale con Italgas a livello di polo Puglia-Basilicata, in tema di organici e andamento delle attività.
La discussione si è focalizzata sui temi già affrontati nei precedenti incontri territoriali relativamente alle attività distintive e alle assunzioni e su come l’azienda intenda affrontare le criticità presenti sui territori di Potenza e Matera rispetto alla copertura dei turni di reperibilità e la distribuzione dei carichi di lavoro.
Abbiamo ribadito, ancora una volta, come l’attività di pronto intervento e reperibilità sia una delle attività mappate nel verbale di accordo nazionale di fine 2018 sulle attività distintive e come il relativo presidio debba essere svolto in maniera prevalente da parte del personale operativo Italgas, fermo restando il ricorso all’appalto come fattore integrativo e non sostitutivo” e su come fosse previsto, dal citato accordo nazionale, un tempo massimo di 24 mesi per la regolarizzazione di una condizione che vede, di fatto, ancora oggi in Basilicata, un massiccio ricorso all’appalto di attività core.
Per queste ragioni nel giudicare critica la situazione sul territorio della Basilicata, dove attualmente alcuni presidi (isocrone) sono totalmente o prevalentemente affidati alle imprese appaltatrici, abbiamo rivendicato le giuste immissioni di personale in modo da consentire, dopo un congruo lasso di tempo utile da dedicare alla formazione dei neoassunti, la corretta ed equilibrata gestione delle attività sul territorio.
Purtroppo però, l’azienda non ci ha restituito le opportune risposte che ci saremmo attesi. in un clima di evidente disallineamento tra azienda e sindacato abbiamo dovuto prendere atto della totale assenza di disponibilità, da parte aziendale, a riconoscere la criticità della situazione, registrando un atteggiamento di estrema sottovalutazione delle rivendicazioni dei lavoratori Italgas orientate ad una richiesta di maggiore equilibrio dei carichi di lavoro e ad una maggiore serenità nello svolgimento delle attività.
La scarsità di figure presenti in Basilicata determina, per i pochi lavoratori presenti, la necessità di doversi sobbarcare enormi carichi di lavoro anche nell’attività ordinaria con la pericolosa conseguenza (lato sicurezza) di essere costretti a coprire quotidianamente distanze chilometriche importanti per assicurare il presidio del territorio.
Registriamo infatti, ad ulteriore conferma della insostenibilità della situazione, episodi nei quali i lavoratori sono chiamati ad intervenire (in soccorso) in ambiti territoriali totalmente sguarniti e diversi da quelli abitualmente di loro competenza e, addirittura, casi di utilizzo (sempre in soccorso) di lavoratori di fuori regione per lo svolgimento di attività di competenza delle strutture di Italgas Basilicata.
Senza contare la possibilità di affidare fuori regione (ipotesi al momento non ufficialmente confermata dall’azienda), responsabilità di attività centrali e fondamentali, oltre che di alto contenuto professionale (vedi schedulazione attività di agenda), pur in presenza di ottime capacità professionali presenti in regione.
Tutte situazioni confermate in una recente assemblea dei lavoratori Italgas di Basilicata.
Non permetteremo l’ulteriore svuotamento del presidio del territorio attraverso la migrazione di attività, in un’azienda che gestisce un servizio strategico, universale, pubblico ed essenziale. Non assisteremo allo smembramento di una realtà operativa storica e di altissimo livello e alla privazione della stessa dignità organizzativa della Basilicata in questa azienda. Si facciano subito le giuste immissioni di personale di Italgas in Basilicata. Diversamente, in assenza di risposte, avvieremo la mobilitazione nei tempi e nei modi che le norme mettono a nostra disposizione. Ci attendiamo a stretto giro una pronta convocazione e soprattutto una pronta risposta da parte dell’azienda.