Candidatura Acquedotto Lucano, precisioni e valutazioni di Franco Cupparo, assessore Attività Produttive e dirigente Forza Italia.
“Le polemiche, sempre più artificiose e di tono personale, che continuano ad accompagnare la candidatura alla direzione di Acquedotto Lucano richiedono ulteriori precisazioni e valutazioni.
Da assessore, insieme al collega Leone, ho già spiegato la strumentalità di campagne di stampa che si accaniscono, pregiudizialmente, contro tutto ciò che fa il Presidente Bardi. Solo per questo non meriterebbero repliche, ma poiché si danno interpretazioni fuorvianti del mio operato, mi vedo costretto a tornare sull’argomento. Quando insieme al collega Leone ho dichiarato che il Presidente Bardi con noi ha discusso le modalità di individuazione di un profilo che per caratura professionale, preparazione tecnico-amministrativa, esperienza possa assolvere ai delicati e gravosi compiti da assegnare, non ho parlato di nomi che invece è una prerogativa del Presidente che con noi si è limitato al metodo. E poiché purtroppo per alcuni commentatori politici non è né superfluo né scontato ribadisco la mia posizione: da componente della Giunta condivido scelte, decisioni, provvedimenti del Presidente, perché altrimenti, se così non fosse, non resterei un minuto di più al mio posto. Questo, come ho avuto occasione di spiegare già altre volte, non per mantenere la poltrona di assessore quanto per senso di lealtà e responsabilità politica ed istituzionale, insieme al valore etico – che mi è sempre appartenuto e che credo di aver sempre dimostrato – di appartenenza alla “squadra di governo regionale” e quindi di servizio alle nostre comunità e ai nostri dirigenti.
In qualità di dirigente di Forza Italia, mi sia consentito, inoltre, esprimere considerazioni e rispondere ad uno “storico” dirigente del mio partito, Giuseppe Mariani, che dovrebbe spiegare innanzitutto perché nel suo territorio c’è poca attività di Fi e che avrebbe fatto meglio a tacere dopo la nomina della sorella in un ruolo apicale dell’Asm, tra l’altro sostenuta da un diverso partito di maggioranza, senza imputare, questa volta, nulla a Bardi. Invece, Mariani arriva persino a chiedere una non meglio precisata commissione di inchiesta continuando a confondere compiti e ruoli che spettano a chi fa politica attiva sui territori (e non a casa propria, limitandosi a mandare comunicati ai giornali) e a chi è stato eletto nelle istituzioni. E’ giunto il momento di fare chiarezza anche all’interno di Forza Italia partendo da una verità che sfido chiunque dentro o fuori al partito a smentire: non è mai esistita alcuna candidatura sostenuta da Fi e presentata a Bardi. I nomi – tutti autorevoli – circolati sulla stampa in questi giorni appartengono a legittime aspettative personali e forse al desiderato di qualcuno che però si è guardato bene dal favorire una discussione nel partito e di coinvolgere chi lo rappresenta in Regione. Ma, sempre con l’obiettivo di non lasciare fraintendimenti, chiarisco ulteriormente il mio pensiero. La candidatura di partito non c’è stata e né poteva esserci perché l’ho detto con il collega Leone e lo ribadisco: per noi il metodo seguito è l’autentico cambiamento a cui lavoriamo sin dall’insediamento della Giunta, sottraendo le nomine in enti, aziende e società partecipate dalla Regione da ogni logica che non risponda a curriculum vitae dei candidati. E aggiungo: abbiamo bandito la logica del familismo politico che apparteneva alle precedenti giunte e maggioranze di centrosinistra.
Concludo: è questa sicuramente l’occasione per riprendere la discussione nel partito, da troppo tempo sospesa e soprattutto per rilanciarne l’attività e l’iniziativa tra i nostri elettori e i cittadini lucani, ripristinando regole di confronto alla luce del sole e superando la lunga assenza di direzione politica”.