L’associazione Città Plurale di Matera torna ad occuparsi dei fondi Pisu, che restano ancora un caso aperto in virtù di una serie di inadempienze alle quali non ha posto rimedio a distanza di due anni l’attuale Amministrazione comunale. Riportiamo di seguito la nota integrale.
I Pisu sono ancora un caso aperto
Così titolava un giornale locale qualche giorno fa.
Appena insediato l’attuale Consiglio comunale di Matera, circa due anni fa, il consigliere Enzo Acito cercò di capire lo star dell’arte e fece una interrogazione.
Nessuna risposta né allora né adesso.
Ma i PISU- Progetti integrati di Sviluppo Urbano- non rientravano nei POR 2000/2006 e questi ultimi non sono stati chiusi e rendicontati alla U.E nell’autunno del 2010?
A quell’epoca, quindi, non deva essere tutto perfettamente rendicontato e pagato? Misteri della amministrazione comunale di Matera.
Ricapitoliamo, nella ambito dell’azione V dei predetti POR furono assegnate risorse direttamente alle città di Potenza ed di Matera e vennero denominati PISU con specificità di interventi individuati, alle città non restò che programmarli.
Le risorse disponibili erano 40 Milioni di Euro per Potenza e 32,4 per Matera che utilizzò l’ultima data utile per procedere alla ennesima rimodulazione- riposizionamento di somme da destinare a ciascun azione- e lo fece con delibera di giunta del Aprile 2009. Da allora quel Consiglio Comunale venne sciolto; vennero nominati i commissari, invero solo uno gli altri due sono stati una gratuità di cui la comunità si è sobbarcata la spesa- aspetto, questo, che non mancheremo di affrontare-; nella Primavera del 2010 si insediò il nuovo Consiglio. I PISU non potevano essere chiusi, si disse, perchè era in essere un procedimento a carico di quel Dirigente, che poi è stato licenziato, e che aveva percepito delle somme non dovute e quindi mancava quello importo al conto finale. Il Consiglio comunale, nell’autunno del 2010, prese 100 mila euro dai fondi comunali e li rimise nelle disponibilità PISU, tutto a posto?
Niente affatto! Bisognava collaudare e rendicontare le opere previste ma quale erano quelle contabilità ancora aperte o quelle opere non ancora appaltate e quindi non rendicontabili? Mistero pieno! Oltre alle azioni immateriali, quelle cioè relative ad eventi : tipo Mather Sacra e per le quali è facile produrre rendicontazione attraverso la produzione di idonea fatturazione per il resto è buio più completo. Le incompiute sarebbero dovute andare in appalto entro il 31 Dicembre del 2010 e completate Imposta immagine in evidenzainderogabilmente sul finire del 2013. Non ci soffermiamo, volutamente, sul meccanismo che permette di completare e rendicontare opere a Programma Operativo U.E. chiuso ed ai relativi rimborsi già ottenuti dalla stessa Unione a livello regionale. Per facilitare la conoscenza pubblichiamo il quadro degli interventi previsti ad aprile 2009 e lasciamo alla buona volontà- stante la latitanza dell’amministrazione comunale – di ognuno capire le opere che sono state realizzate e quelle che non lo sono ancora e che dovrebbero esserlo fra 20 mesi anche come rendicontazione. L’unico dato certo è la perdita del finanziamento di 800 mila euro relativo all’asilo nido di via Gramsci il cui progetto non è mai arrivato neppure in Regione.
Lo stesso intervento è stato rivisto nei fondi PISUS, quelli del PO Fers 2007/2013 ma è abbisognevole di revisione della scheda e dovrà essere rivisitato pena la non finanziabilità; questa volta si è stati più parsimoniosi e si perderanno solo 700 mila Euro, eventualmente!
Città Plurale Matera
La fotogallery relativa alle schede di Pisu 2006-2010