I progetti della CIM (Confederazione Italiani nel Mondo), presieduta da Angelo Sollazzo, per il rilancio dei borghi, la ristrutturazione dei centri storici e il “turismo di ritorno” dei nostri emigrati (e famiglie) all’estero sono stati presentati in un incontro che si è svolto nella sala consiliare della Provincia di Potenza. Insieme al Presidente Rocco Guarino, Franco Adamo della Presidenza Nazionale CIM, accompagnato da progettisti ed esperti nazionali e locali, ha illustrato ad una decina di sindaci, le opportunità che alcune normative tra cui l’Ecobonus 110 e programmi di spesa europei, nazionali e regionali offrono per “aprire i nostri confini ed immaginare uno sviluppo coordinato e di interscambio”. “Il futuro dei nostri borghi – ha detto Adamo – passa innanzitutto dal recupero di un patrimonio immobiliare abbandonato in buona parte appartenente a generazioni di famiglie emigrate e che non hanno manifestato alcun interesse di riammodernamento funzionale. Ci sono invece generazioni di italiani all’estero che vogliono tornare nel paese dei nonni e rinsaldare radici culturali ed ideali. Su questo – ha detto ancora Adamo – dobbiamo lavorare per attuare progetti di albergo diffuso o borgo albergo e per rilanciare il turismo” . La CIM in proposito si è strutturata con una specifica società – la Silm – che si occupa della consulenza e dell’assistenza tecnica per sindaci, imprenditori e cittadini nel settore delle costruzioni e nello specifico dell’Ecobonus 110 e per fare da raccordo con gli emigrati”. “E’ evidente – ha aggiunto Adamo – che bisogna garantire nei borghi i servizi essenziali che i cittadini europei e del mondo chiedono per trasferirsi a vivere da noi o per soggiorni prolungati”.
Rocco Guarino Presidente della Provincia che ha ospitato il confronto con amministratori locali e tecnici ha evidenziato l’obiettivo “per immaginare una rinascita dei nostri territori, un rilancio del sistema produttivo ed una evidente ripresa dei servizi ma soprattutto contro lo spopolamento, facciamo leva sullo sviluppo dei borghi attraverso i servizi e il turismo. Da qui si può ripartire”. Servizi ed opportunità anche per i cittadini residenti all’estero che decidono di rientrare “e noi dobbiamo aprire le porte”.