“La Giunta Regionale avverte il rischio di infiltrazioni della criminalità a causa della ingente spesa prevista per gli interventi del Recovery Plan Basilicata ed è dunque consapevole della necessità di mostrare la massima attenzione sui temi della legalità, della trasparenza e del contrasto alla criminalità”. Lo ha detto l’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo intervenendo a Potenza all’incontro “La Basilicata tra Recovery Plan e mafie”.
L’assessore ha evidenziato che in Consiglio è stata approvata alla unanimità la mozione per l’istituzione della DIA (Direzione investigativa antimafia) in Basilicata, presentata dai consiglieri del M5s, Leggieri, Perrino e Carlucci e sottoscritta dai consiglieri di tutti gli altri partiti. “Dando attuazione alla mozione – ha aggiunto – intendiamo mettere in campo tutte le azioni possibili perché il Ministero dell’Interno si attivi il più rapidamente possibile per l’istituzione in Basilicata della Dia colmando l’attuale vuoto. La consideriamo un’urgenza per il nostro territorio, sollevata per primo dal procuratore di Potenza, Francesco Curcio, a cui diamo atto del grande lavoro svolto insieme a tutti i magistrati lucani e alle autorità di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza. Sono significative in proposito – ha detto – le parole del governatore Bardi – “Qualsiasi rafforzamento di uomini e mezzi è da accogliere con favore per contrastare la criminalità organizzata di importazione e quella autoctona” – e vanno proprio in questa direzione e assumono particolare significato perché espresse da Bardi, già generale della Guardia di Finanza”.
Cupparo ha ricordato inoltre che nei giorni scorsi inoltre è stato firmato un protocollo per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di illegalità in campo economico dal prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, e dal presidente della Camera di commercio della Basilicata, Michele Somma.
“Lo considero – ha detto – un ulteriore strumento per rafforzare la legalità. Come Giunta adotteremo nuove e specifiche attività di vigilanza e controllo in tutte le fasi di attuazione del Recovery Plan tenuto che nel documento nazionale si fa esplicito riferimento agli effetti devastanti sugli indicatori reali dell’economia delle possibili infiltrazioni della criminalità nella spesa delle risorse pubbliche.
La Regione Basilicata, pertanto, si impegnerà con tutte le sue forze per spendere al meglio queste risorse, irrobustendo la sua efficienza amministrativa da un lato e dall’altro recependo al meglio alcune agevolazioni nazionali, per dare finalmente alla sua comunità quelle infrastrutture non solo materiali che aspettava da troppo tempo in grado di metterla al centro del Paese, dell’Europa e del Mediterraneo”.
Secondo Cupparo “il recente Rapporto Banca di Italia ci consegna la missione di farci protagonisti di un Patto per un nuovo sviluppo che tenga conto della gravità della situazione e del preoccupante aumento dei divari non solo nel Paese ma anche tra territori dello stesso Sud. Il Patto istituzionale a cui pensiamo oltre alle Regioni deve coinvolgere tutti gli Enti Locali, in primis i Comuni, che a breve si troveranno a gestire cospicue risorse provenienti dal PNRR, i soggetti sociali ed imprenditoriali con l’obiettivo centrale di cogliere il massimo dei benefici che l’opportunità delle risorse europee rappresenta.
E’ questa l’occasione irripetibile per una svolta nelle politiche a favore del Mezzogiorno che metta fine definitivamente alle negative esperienze del passato caratterizzate da polverizzazione, estemporaneità, centralizzazione degli interventi ed assistenzialismo.
E’ bene avere consapevolezza che il PNRR vale quasi tre volte in termini finanziari attualizzati il famoso Piano Marshal che nel dopoguerra permise al Paese di riprendersi dalle macerie della seconda guerra mondiale.
Abbiamo individuato i settori strategici nei quali intervenire: infrastrutture, sviluppo eco-compatibile, turismo, sanità, servizi essenziali per i cittadini con la priorità di invertire la tendenza di spopolamento dei nostri piccoli comuni per far rimanere i nostri giovani, che sono la risorsa umana, sicuramente la più rilevante tra tutte in grado di dare un futuro alla regione.
Il Patto Istituzionale diventa perciò un formidabile deterrente ad ogni tentativo di infiltrazione criminale soprattutto allargando la partecipazione e la responsabilità di tutti i soggetti sociali della nostra regione.
E per tutto questo intendiamo favorire il coordinamento istituzionale fra tutti gli attori impegnati in questo difficile ma allo stesso tempo fondamentale passaggio della storia del nostro Paese”.