Sono continuate in terza Commissione (Attività produttive, Ambiente, territorio) del Consiglio regionale della Basilicata, riunita in modalità telematica presieduta da Piergiorgio Quarto (Fratelli d’Italia) le audizioni in merito al d.d.l. n. 60/2021: Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 12 settembre 2000 n. 57 – Usi civici e loro gestione in attuazione della legge n. 1766/1927 e R.D. 332/1928” –D.G.R. N. 185 del 12 marzo 2021 e alla pdl n. 25/2019: “Modifiche e integrazioni alla Legge Regionale 12 settembre 2000, n. 57” d’iniziativa della consigliera Sileo.
Sono stati ascoltati il direttore generale del Dipartimento agricoltura Donato Del Corso e Stefano Giammaria della Coldiretti.
Il direttore Del Corso, che ha spiegato gli obiettivi del disegno di legge che punta a semplificare e accorciare i tempi, sburocratizzare le procedure nell’interesse dei comuni e dei cittadini, ha evidenziato “la necessità di aggiornare il regolamento che si è rivelato un ulteriore ostacolo con il comitato tecnico che ha avuto problemi a strutturarsi. Gli obiettivi dell’articolo 8 bis abrogato saranno assunti da altri articoli perché ci siamo accorti che non era applicabile”.
Per il referente della Coldiretti Giammaria “è necessario ragionare su un unico testo coordinato perché diventa difficile ragionare su un ddl e una pdl che presentano aspetti diversi”.
“Le ragioni che giustificano le modifiche proposte – si legge nella relazione del ddl – sono legate alla necessità di razionalizzazione e riordinare le disposizioni contenute nella L. r. n .57/2000 al fine di attuare una migliore gestione amministrativa del territorio regionale e di semplificare i vari procedimenti che interessano i demani civici, consentendo di superare una serie di incertezze interpretative che spesso hanno rallentato l’azione amministrativa. Quattro sono le novità di rilievo: il riordino dei procedimenti amministrativi dimodoché vengano differenziati quelli che ineriscono i mutamenti del diritto di uso civico, le sclassificazioni, ed eventuali alienazioni, e i mutamenti di destinazione d’uso, cui è dedicato l’art. 5, da quelli che afferiscono alla legittimazione ed affrancazione cui è dedicato l’art. 8; la definizione di un metodo univoco di determinazione del canone di legittimazione e del capitale di affrancazione applicabile su tutto il territorio regionale che consenta di sottrarre alla discrezionalità della stima la stessa determinazione; l’individuazione del procedimento relativo alla presentazione delle istanze di sclassificazione o mutamento di destinazione d’uso, anche in sanatoria, e delle perizie stralcio”.
La proposta di legge della Sileo, si prefigge – si legge nella relazione – di attuare una efficace e risolutiva procedura per il riconoscimento della cosiddetta ‘sclassificazione’ dei terreni di uso civico di cui all’articolo 829 del Codice Civile. Infatti, per i Comuni della Regione Basilicata, può essere dichiarata la ‘sclassificazione’ in seguito all’ottenimento del favorevole parere paesaggistico rilasciato ai sensi del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i e la contestuale verifica che i terreni di uso civico abbiano perso da tempo ed irreversibilmente la conformazione fisica e/o la destinazione funzionale di terreni agrari, boschivi e adibiti a pascolo per cui le forme di utilizzazione, previste dalla Legge n. 1766/1927, risultano antieconomiche e non più possibili per improprio, abusivo e ormai consolidato diverso utilizzo, quali le zone urbanizzate, artigianali, industriali e strade da cui ne deriva un reale beneficio per il territorio e per la collettività. L’atto amministrativo della Giunta regionale, a valle dell’istruttoria di merito, è idoneo a dichiararne la ‘sclassificazione’. Al fine di dare la più ampia diffusione, catalogazione e pubblica individuazione di tutti i beni sottoposti al regime giuridico degli usi civici su tutto il territorio regionale, si è previsto anche l’istituzione di una banca dati regionale gestita con tecnologia webgis”.
Sono intervenuti il presidente Quarto che ha chiesto alle organizzazioni professionali agricole di produrre un testo scritto con le relative osservazioni, e il consigliere Braia.
Hanno partecipato ai lavori della commissione, oltre al presidente Quarto, i consiglieri Carlucci (M5s), Acito e Bellettieri (FI), Sileo e Aliandro (Lega), Trerotola (Prospettive lucane), Cifarelli (Pd), Baldassarre (Fdi) e Braia (IV).