Tratta ferrovia Ferrandina-Matera pronta nel 2026, soddisfazione Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” e comitati di Bernalda, Ferrandina, Potenza e Tito: “Adesso puntiamo alla Puglia”. Di seguito la nota inviata da Nicola Pavese, presidente Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”.
La notizia dell’approvazione da parte del Consiglio regionale di Basilicata di una risoluzione per la prosecuzione della linea Ferrandina-Matera verso la dorsale adriatica è stata accolta con molta soddisfazione dall’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” e dai comitati di Bernalda, Ferrandina, Potenza e Tito. Il collegamento della Città dei Sassi alla rete nazionale tirrenica e della vicina Puglia è stato il loro importante e irrinunciabile motivo di battaglia di questi ultimi anni. Non si tratta, infatti, di una notizia di poco conto perché significherà tenere unita la Basilicata e collocare in maniera produttiva Matera al centro del sistema ferroviario dell’Italia meridionale e capace di relazionare grazie alle rotaie statali con le maggiori città italiane e europee. Con innegabili vantaggi per le nostre comunità, per le imprese, per il turismo e per l’economia.
D’altronde era un imperdonabile controsenso collocare Matera ai margini del trasporto ferroviario, in quanto città capace di diventare punto di riferimento nel turismo e protagonista con il titolo di Capitale europea della cultura 2019 e nei giorni scorsi ospitando le autorità internazionali del G 20. Come pure non si può fare arrivare i turisti del moderno ed elegante “Treno della Dolce Vita”, organizzato dalle Ferrovie dello Stato, con un convoglio che non potendo raggiungere direttamente Matera deve costringerli ad un poco agevole trasbordo sui binari dello “scartamento ridotto” per visitare la città dei Sassi.
Quella appena conseguita quindi è un’altra tappa importante per avvicinare i treni statali a Matera e al suo territorio, ma è ancora più importante che tale risultato è stato raggiunto con un intelligente lavoro trasversale della politica, così come avvenne con il Sindaco Di Caro e il Consiglio comunale del 1982, con il finanziamento della “ripartenza” del 2016 grazie all’impegno della parlamentare Maria Antezza e una nutrita squadra di deputati lucani, e adesso con questo recente passaggio in seno alla Regione Basilicata con una mozione del consigliere regionale Luca Braia. A conferma che solo una politica coesa e lungimirante, lontana dai protagonismi e dai campanili, può rilanciare la nostra regione verso le sfide future.
Nei prossimi giorni il presidente Pavese e una delegazione del sodalizio materano saranno nuovamente a Roma al ministero Infrastrutture per un incontro con la viceministra Bellanova e la commissaria governativa Fiorani al fine di approfondire le varie problematiche volte a dare nuova immagine e dignità a Matera e un futuro alle nuove generazioni.