Venerdì 2 luglio 2021 al teatro stabile di Potenza per la rassegna Lucana Classica Festival è in programma il concerto di Mefitis Quartet, concerto di musica colta popolare mediterranea.
Lo spirito folcloristico che caratterizza i primi anni del Novecento del mezzogiorno italiano apre una stagione di rivalutazione di temi e melodie popolari, intrecciando la vitalità di questi elementi sul telaio strutturale classico. Il risultato è quello di una ritrattistica del quotidiano, una contaminazione rientrante a tutti gli effetti nel retaggio della musica colta.
I presupposti di questa produzione si ritrovano nella parabola temporale che coinvolge il regno di Sicilia e che principia con l’opera dello stupor mundi Federico II di Svevia (XIII sec.), legata ad una profonda rinascita in campo scientifico e artistico, quindi rivolta al periodo di dominazione spagnola (XVI-XVIII sec.), il cui effetto in campo musicale è l’esportazione di modelli intimamente connessi alla cultura musicale spagnola ed araba.
Il primattore di “Musica colta popolare mediterranea” è dunque uno spirito dallo spettro etnico ampio, convogliato nel bacino del mare nostrum dalla Napoli spagnoleggiante affacciata oltre l’unificazione del 1861, impregnata di profumi latini e strascichi borbonici. Di questo spirito si fa figura la canzone classica napoletana, frutto di una nuova tipologia espressiva articolata su una voce e uno strumento di accompagnamento, bipartita nella “cantata”,di levatura più aristocratica e poi accolta dal genere operistico, e nella canzone orale appartenente al popolo in senso più profondo.
Queste influenze sfociano, nel XX sec., in una produzione artistica che si svolge sui due binari classico-operistico e popolare: si tratta del lavoro di musicisti quali Francesco Paolo Tosti (1846-1916), compositore di romanze e chansons animato da un’idea di musica intima e personale, originale nel suo timbro stilistico modellato intorno a composizioni in versi di penna d’autore (D’Annunzio, Pagliara, Carducci, Fogazzaro, ma anche Hugo, Musset, Verlaine); Manuel De Falla (1876-1946), impegnato nel recupero degli elementi tradizionali spagnoli sotto il segno di un’estetica impressionista, sagomata dai ritmi andalusi, poi di un tono neoclassicocon l’impiego di linguaggi derivati dalla tradizione polifonica castigliana; Astor Piazzolla (1921-1992), protagonista della riforma del tango tradizionale, riattualizzato in forma drammatica attraverso i suoi profili e valori espressivi.
A farsi interprete dei brani più rappresentativi di questo panorama (Tango Suite, ‘A Vucchella, Marechiare) è il MefitisQuartet, quartetto di chitarre e voci (mezzo-soprano e contralto) di giovani talenti lucani, laureati a pieni voti presso il Conservatorio di musica “G. Da Venosa”: sugli intrecci narrativi costruiti dalle due chitarre di Francesco Latorraca, impegnato nel perfezionamento della formazione con gli insegnamenti dei Maestri Andrea De Vitis e Vittorio Montalti, e di altri Maestri nazionali e internazionali (Aniello Desiderio, Domenico Ascione, Leo Brouwer), e Gaetano Agoglia, in specializzazione con il Maestro Flavio Nati e il Maestro Aniello Desiderio e dedicato a Masterclass con alti profili (Arturo Tallini, Andrea De Vitis e Leo Brouwer), si stagliano le potenti voci della mezzo-soprano Tiziana Lobosco, impegnata in studi di affinamento con il Maestro Giovannini e in Masterclass con alcune delle personalità più importanti della scena nazionale e internazionale (Maestri Simone Alaimo, ElizabethNorberg-Schultz), nonché protagonista di opere liriche come Suor Angelica, La Traviata e Cavalleria Rusticana, e Valeria Veltro, formata da importanti profili internazionali del panorama lirico (Maestro Giovannini e Maestro Elisabetta Fiorillo), vincitrice di una borsa di studio presso il Centro Europeo di Toscolano e diplomata come autore di testi con il massimo dei voti, voce principale di concerti solisti e opere liriche (Cavalleria Rusticana, Gianni Schicchi).
Gli artisti saranno affiancati dal baritono Gianni Marino, e guidati dal lirismo prosastico e poetico dell’autore Antonio Onorato, vincitore del premio Granelli di Roma con il brano Mani Grandi contro la violenza sulle donne . Da Rue de ChevalBlanc a Via Parma, 1200 Km, 53 anni, tante passioni da raccontare, tanti momenti immortalati da emozioni scritte e da immagini. Con queste le parolel’autore si descrive: “Mi piace raccontare la quotidianità vista con i miei occhi, condita con ciò che suggerisce l’anima.”
Lo sforzo di dare corpo ad uno spirito di cui il meridione è imbevuto fin nelle radici rappresenta il contorno sfumato di “Musica colta popolare mediterranea”, che racconta la storia di un’interiorità emotiva, struggente e passionale, arteria dell’identità meridionale.
È sulla base di questo stesso sentimento che l’inizio della serata è stato anticipato, per permettere agli spettatori di seguire l’avventura azzurra ai quarti di finale degli Europei: sarà pertanto consigliabile recarsi in Teatro già dalle ore 18.45, così da permettere un puntuale inizio alle ore 19.30.