Come ogni anno il Sole 24 ore ha pubblicato i risultati del Governance poll 2021, il sondaggio che valuta il gradimento dei presidenti di regione e dei sindaci delle province italiane. Il campione indiscusso di questa speciale classifica è ancora una volta Luca Zaia, il presidente del Veneto ha raggiunto il 74% dei consensi. Al secondo posto però si è insediato Stefano Bonaccini (60%), il presidente dell’Emilia-Romagna ha scalzato il collega del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga (59%) che si trova a pari merito con Vincenzo De Luca della Campania.
Nella classifica seguono Giovanni Toti della Liguria (56%), Alberto Cirio del Piemonte (52,5%). Eugenio Giani della Toscana, Francesco Acquaroli della Marche e Nello Musumeci Sicilia si raccolgono tutti e tre al 49% dei gradimenti. Attilio Fontana si trova in decima posizione, il governatore della Lombardia si ferma al 48% mentre Donatella Tesei dell’Umbria scende al 46% dei consensi dopo aver perso ben 11 punti percentuali. Anche Michele Emiliano della Puglia si ferma al 46%.
Chiudono la classifica Marco Marsilio dell’Abruzzo (45%), Christian Solinas della Sardegna (43%), Nicola Zingaretti del Lazio (43%), Donato Toma del Molise al 39% e Vito Bardi della Basilicata pure lui al 39%. Nella classifica non sono stati rilevati i presidenti della due province autonome Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher, non trova spazio nemmeno Erik Lavévaz della Valle d’Aosta.
Contenuto sponsorizzato
Per quanto riguarda i sindaci i più apprezzati sono Antonio Decaro (Csx, 65%) di Bari, Luigi Brugnaro (Cdx, 62%) di Venezia, Giorgio Gori (Csx 61%) Bergamo, Marco Fioravanti (Cdx, 61%), Ascoli Piceno e Pierluigi Peracchini (Cdx, 60%) La Spezia. In sesta posizione anche l’irriducibile Clemente Mastella sindaco di Benevento con il 59,5% dei consensi. Il primo cittadino di Trento, Franco Ianeselli (Csx), si piazza al 48esimo posto con il 54,5% dei consensi. Il collega bolzanino Renzo Caramaschi (Csx) fa un po’ meglio: il 55% gli vale la 45esima posizione.
Federico Sboarina (Cdx) è al 66esimo posto con 52%, meglio di lui Jacopo Massaro (Civico) primo cittadino di Belluno che con il 57% del gradimento arriva in 22esima posizione. Emilio Del Bono (Csx) di Brescia si piazza al 57esimo posto con il 53% del gradimento. All’ultimo poso il primo cittadino di Catania Salvo Pogliese (Cdx) con solo il 30% dei consensi.
Dalla classifica emerge il gap fra uomini e donne: sui 17 presidenti di regione valutati da il Sole 24 ore si annovera solo Donatella Tesei. Non va meglio fra i sindaci delle province italiane che per la stragrande maggioranza sono rappresentati da uomini. Il primo nome femminile che si incontra è quello di Valeria Mancinelli (Csx) di Ancona ottava con il 59% dei consensi.
Classifica gradimento Presidenti Regioni de “Il Sole 24 ore”, ultimo Bardi (Regione Basilicata). Consigliere regionale Cifarelli: “Impietosa classifica di gradimento per Bardi”
Il risultato impietoso della inconsistenza dell’azione di governo del Presidente Bardi è rappresentato dalla classifica di gradimento dei presidenti di regione, dove è relegato come ultimo.
Questa la dichiarazione del capogruppo PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.
Oramai a metà mandato elettorale, continua Cifarelli, le scuse che ancora vengono addotte dal centrodestra lucano nell’attribuire alle precedenti amministrazioni la responsabilità dei clamorosi insuccessi dell’attuale governo regionale non giustifica la conclamata assenza di visione strategica per una regione che merita ben altre capacità di governo.
In più, conclude Roberto Cifarelli, i fallimenti dell’evanescente e sempre assente Governatore Bardi si ripercuotono negativamente sul livello di gradimento dello stesso Sindaco di centrodestra di Potenza, Mario Guarente, che, nonostante la gestione della pandemia che ha determinato un salto nei gradimenti da parte dei Sindaci, rimane fermo ai dati passati: segno di un centrodestra lucano dilaniato dalla fame di potere.
Al riguardo appare del tutto fuori luogo e assolutamente scorretto sul piano etico politico che un Presidente della regione insieme ai suoi destrosauri assessori stiano chiamando i Sindaci lucani “invitandoli” a votare per un candidato come amministratore di Acquedotto Lucano.
Che un ex Generale della Finanza si faccia prendere da questo modo di fare politica deve far riflettere.