La segreteria regionale Osapp di Basilicata in una nota invita gli agenti di Polizia Penitenziaria di astenersi dalla mensa ordinaria di servizio a pranzo e cena nella giornata di mercoledì 7 luglio in segno di protesta contro le politiche attuate dall’Amministrazione Penitenziaria. Di seguito la nota integrale.
La Segreteria Regionale invita i Poliziotti Penitenziari di tutto il territorio ad intraprendere, in data 07 luglio 2021, l’astensione generalizzata dalla mensa ordinaria di servizio in occasione dell’incontro che avverrà da remoto, tra il ministro della Giustizia Marta Cartabia, il Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto e tutte le sigle sindacali, il tutto per far sentire con tutta la nostra forza e la nostra voce, la nostra solidarietà alla Polizia Penitenziaria, da tempo martoriata e massacrata da tutti gli organi di stampa e dalle varie associazioni dei detenuti. Noi ribadiamo a gran voce.
La Polizia Penitenziaria rifiuta ogni tipo di violenza, come rifiuta a gran voce la strumentalizzazione e la gogna mediatica di un Corpo di Polizia ad oggi abbandonato a sé stesso da tutte le forze politiche, assenti e sorde a tutte le nostre sollecitazioni e richieste, fatte in maniera indistinta ai vari Governi che negli anni si sono succeduti.
Diciamo basta alle continue mortificazioni personali, professionali e istituzionali a cui gli appartenenti al Corpo della Polizia Penitenziaria sono continuamente sottoposti su tutto il territorio regionale.
Diciamo basta al clima di minacce e violenze che il Corpo subisce giornalmente sia dai detenuti, sia ultimamente attraverso social, slogan e tante altre circostanze, siamo stanchi, siamo un Corpo di Polizia, siamo servitori dello Stato al quale abbiamo giurato fedeltà e obbedienza, ma dal quale Stato attendiamo, ormai affaticati e prostrati, risposte concrete a questo clima che ormai è diventato insostenibile.
Per tutto questo e per i tanti e troppi problemi che affliggono la Polizia Penitenziaria e tutto quel contenitore che è il pianeta carcere, richiediamo urgentemente l’istituzione di una Commissione Ministeriale permanente che ascolti e accolga le nostre rimostranze, che si prodighi nell’individuare soluzioni, attraverso modifiche e iter legislativi, sempre da noi continuamente richieste e mai ascoltate, così da poter rendere omogeneo e uniforme il sistema penitenziario Italiano in ottemperanza ai principi Costituzionale e ai dettami e alle raccomandazioni della Corte Europea.