Il Sindaco di Albano di Lucania e Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino e il sindaco di Montalbano, presidente della Provincia di Matera e Presidente dell’Upi Piero Marrese tra i 600 sindaci d’Italia che hanno partecipato questa mattina al Consiglio nazionale dell’Anci e alla successiva manifestazione convocata presso l’auditorium Angelicum di via Angelicum, 1, zona Quirinale/Fori imperiali).
La riunione del Consiglio nazionale in presenza, la prima dall’inizio della pandemia, è stata dedicata soprattutto alle tutele e ad una maggiore dignità da riconoscere al ruolo dei Sindaci, temi sui quali ci sarà modo di confrontarsi ed elaborare proposte da far pervenire a Governo e Parlamento.
L’obiettivo è quello di porre all’attenzione delle istituzioni le condizioni normative nelle quali oggi operano i Sindaci, e proporre soluzioni correttive che consentano loro di continuare a lavorare per le comunità in un clima di maggiore serenità.
Al termine della riunione i Primi cittadini hanno sfilato in corteo per consegnare al Governo il documento contenente le indicazioni emerse nel corso del Consiglio nazionale.
Rispetto, tutela e dignità per i sindaci, sempre in prima linea nell’affrontare la quotidianità e le emergenze delle proprie comunità”. È quanto ha dichiarato il presidente dell’Upi di Basilicata e della Provincia di Matera, nonché sindaco di Montalbano, Piero Marrese, che ha partecipato questa mattina a Roma, con il presidente della Provincia di Potenza Rocco Guarino e altri 600 sindaci di tutta Italia, al Consiglio nazionale dell’Anci e al seguente corteo svoltosi tra la zona Quirinale e i Fori imperiali.
Una giornata promossa dall’Anci con l’obiettivo di avviare un confronto con Governo e Parlamento ed elaborare proposte volte a garantire una maggiore tutela alla figura professionale del primo cittadino, che, pur operando ogni giorno senza risparmiarsi per il bene comune dei suoi cittadini, è spesso anche costretta a districarsi tra lungaggini burocratiche e a incorrere, suo malgrado, in responsabilità amministrative, civili e penali. “Il lavoro del sindaco, oggi ancor più che prima, è pieno di responsabilità ed espone a numerosi rischi; spesso operiamo in condizioni emergenziali e in assenza della dovuta serenità, in quanto ogni atto che firmiamo, o non firmiamo, rappresenta un potenziale avviso di garanzia – osserva il presidente Marrese -. Un’attività che svolgiamo con passione e senso civico, per il bene dei nostri cittadini e con la piena assunzione di ogni responsabilità, ma che esige il massimo rispetto e la giusta dignità. Oggi, purtroppo, sono in tanti i sindaci a dover pagare lo scotto di queste responsabilità, e spesso anche ingiustamente. Nel percorso di rinascita del paese da questa fase di post pandemia, è dunque fondamentale restituire alla figura del primo cittadino i propri diritti ed un ruolo finalmente consono a quella che è l’attività che porta avanti per il bene e nell’interesse della propria comunità”.
I sindaci, al termine della manifestazione, hanno incontrato il presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha accolto favorevolmente le proposte presentate nel documento redatto nel Consiglio nazionale.