CinemAbility Film Fest è un concorso cinematografico che promuove il dialogo sulle tematiche legate alla disabilità, l’accessibilità della cultura e l’inclusione sociale. La seconda edizione del concorso ha portato oltre 100 film in concorso, da 21 Paesi del mondo.
Nato dalla collaborazione tra Fondazione Time2, Associazione Revejo e Associazione 2gether Onlus , CinemAbility Film Fest è un festival cinematografico che racconta storie di vita legate alla disabilità e alla ricchezza della diversità.
Mercoledì 7 Luglio 2021 a Bardonecchia (TO) si è svolto l’evento conclusivo di CinemAbility Film Fest 20/21. Alle ore 21:00 in sala Viglione del Palazzo delle Feste vi è stato l’incontro con i protagonisti delle pellicole vincitrici: il lungometraggio “Because of my Body” di Francesco Cannavà e il cortometraggio “Che fine ha fatto l’inciviltà” del regista lucano Delio Colangelo che vince anche il premio degli studenti dell’IISS Des Ambrois che hanno partecipato al progetto.
Il corto, scritto e diretto dal regista lucano Delio Colangelo e prodotto dalla EaglePictures e dalla CSC Production, è già stato selezionato in circa 30 festival ha vinto il Pop Corn Film Festival, il Premio Nickelodeon per il cinema sociale, il Premio Pasinetti, Il Festival Tulipani di Seta Nera, il Clorofilla Film Festival.
Il corto racconta la storia diGuido, un ragazzo disabile che alla fermata dell’autobus si innamora perdutamente di una ragazza. Ma come riuscire a parlarle? Siccome è un timido, è convinto che l’unica opportunità per conoscerla sia quella di affidarsi alla proverbiale mancanza di sensibilità italiana verso la disabilità. Di fronte a un impedimento, lei dovrà pur aiutarlo! E invece l’amministrazione comunale e i cittadini sono contro di lui, ostentando lungimiranza e senso civico. Per fortuna l’inciviltà arriverà al momento giusto.
Quest’anno, CinemAbility Film Fest è stato online e i film finalisti sono stati proiettati gratuitamente sulla piattaforma Streeen dal 2 al 6 Giugno. La decisione non è stata semplice, ma di fronte allo scenario incerto dei mesi scorsi si è deciso di optare per la strada più sicura, cercando di evitare assembramenti. Così il festival ha avuto una forma nuova, con risultati inaspettati. La modalità online ha infatti permesso di fruire i film da qualsiasi parte di Italia e non, realizzando un’altra forma di accessibilità. L’alto numero di visualizzazioni – maggiore del numero di persone che avremmo potuto ospitare fisicamente – ha permesso diffondere più lontano il messaggio del festival.
Fanno parte della Giuria di Qualità: Antonella Lavazza (presidente CAFF), Valentina Farinaccio (autrice), Stefano Cipani (regista) e Alessandro Passadore (produttore).
Cinemability Festival è organizzato dalla Fondazione Time2che nasce con l’obiettivo di sostenere iniziative di innovazione sociale, sviluppo sostenibile ed inclusione con particolare attenzione alle difficoltà delle persone vulnerabili e agli interventi verso le aree interne e la montagna.
Attraverso la propria azione erogativa e operativa intende contribuire alla relazione sistemica e innovativa tra montagna e città, all’innovazione dei sistemi di welfare e alla riduzione delle diseguaglianze, allo sviluppo di competenze e capacità imprenditive delle persone, al rafforzamento del tessuto civile, amministrativo e imprenditoriale, alla sperimentazione di progetti e servizi che rispondano ai bisogni emergenti nei territori con strumenti innovativi.
Recensione del corto
“Che fine ha fatto l’inciviltà?” ci racconta la storia di personaggi il cui nome resta sconosciuto per tutta la durata della pellicola ma che risultano talmente riconoscibili e familiari allo spettatore, che questi non sente la mancanza di una presentazione dettagliata. Un ragazzo incrocia per la strada una bella ragazza diretta in biblioteca e cerca in ogni modo di attaccare bottone con lei, superando una serie apparentemente interminabile di ostacoli che con una puntualità disarmante lo allontanano dalla sua occasione.
La differenza è che il protagonista è un ragazzo sulla sedia a rotelle e le sue difficoltà sono rappresentate dalle premure di una signora accompagnata dalla nipotina che di volta in volta lo allontana dalla ragazza, per condurlo alle strutture e le postazioni destinate ai disabili, le quali, tuttavia, finiscono per alienargli non solo la compagnia della ragazza, ma anche quella dei suoi coetanei.
Il cortometraggio evolve in un’escalation divertente di occasioni sfumate, fino a culminare in un finale che attraverso i suoi connotati paradossali mette in luce un’inevitabile contraddizione. La storia, infatti, svela con intelligenza il contrasto tra la concreta esigenza di strutture e premure a tutela della disabilità e il punto di vista di chi proprio per queste percepisce un confine che lo allontana dal resto delle persone e da quanto è loro agilmente accessibile.
La tematica di per sé controversa arriva allo spettatore con grande chiarezza, grazie alla struttura rovesciata del cortometraggio già paventata nel titolo, che riesce a produrre nello spettatore un’immedesimazione altrimenti difficile con un linguaggio efficace e alla portata di tutti.
Crediti
Scritto e diretto da Delio Colangelo
con Pierpaolo Spollon, Lucrezia Massari, Bruna Fiorucci, Daniele Blando, Ginevra Colangelo
fotografia di Giovanni Macedonio
scenografia di Mara Montani
montaggio di Ilario Monti
musiche di Giulio Colangelo
produzione di CsC Production e EaglePictures