Acquedotto Lucano, assessore regionale Cupparo: il “golpe” non è riuscito. Di seguito la nota di Franco Cupparo, assessore alle Politiche di sviluppo e lavoro della Regione Basilicata: Il “colpo di Stato” non è riuscito e i “golpisti”, gli oppositori irriducibili di quello che resta il centrosinistra lucano, invece di farsene una ragione, rigirano la “frittata” e parlano di un loro successo. E’ davvero triste l’immagine che danno PD, Movimento 5 Stelle, Articolo Uno Basilicata, Verdi e Psi che, ad eccezione dei Cinquestelle, hanno contribuito non poco a determinare in Acquedotto Lucano una pesante situazione, in tutti questi anni, incancrenita di problematiche di ogni natura e che ci hanno scaricato addosso.
Ma l’aspetto politicamente più grave è che i “golpisti”, in questa loro guerra privata, non hanno esitato a trascinare i sindaci da schierare contro la Giunta Bardi. Solo che il disegno è stato sventato perché, come dicono i numeri della votazione, nonostante l’alto numero di sindaci lucani espressione dell’area di centrosinistra o comunque di coalizioni civiche che si richiamano al centrosinistra, l’ing. Andretta ha ottenuto il consenso trasversale di un buon numero di sindaci che non hanno accettato di fare i soldati del “golpe” e di immolarsi in una guerra voluta da altri a loro nome. Purtroppo, gli oppositori hanno sbagliato tutto trasformando il rinnovo della governance in Acquedotto Lucano in un referendum contro Bardi sino ad “imputare” agli assessori regionali di aver sostenuto l’ing. Andretta, professionista di competenze e capacità, con un curriculum vitae di grande rispetto. In proposito, va riconosciuta l’onestà morale di quei sindaci – come il sindaco di Latronico – che non hanno avuto difficoltà ad ammettere pubblicamente l’obiettivo politico del centrosinistra ed hanno preferito astenersi dal voto. Un riconoscimento inoltre mi pare doveroso anche per l’atteggiamento responsabile assunto da Italia Viva che non ha partecipato alla campagna elettorale.
Quello che adesso conta è che, come ha già dichiarato il Presidente, il nuovo corso di AL è cominciato e che il tentativo di bloccarlo è stato sconfitto con la chiara e ferma volontà di chi rappresenta, per il consenso democratico ricevuto dai lucani, la regione e le comunità locali. Un aspetto questo che il centrosinistra continua ad ignorare. Sono stati proprio i sindaci a dare fiducia alla scelta del Presidente nella quale ha pesato la credibilità, la trasparenza amministrativa e la disponibilità che abbiamo dimostrato in questo primo scorcio di legislatura. I numerosi incontri che ho avuto e continuo ad avere con i sindaci, le decisioni assunte sempre all’unanimità per la Val d’Agri, il Senisese, la Valbasento, le aree interne, i due capoluoghi, sulle questioni del petrolio come su altre, testimoniano la volontà di dare il massimo riconoscimento ai sindaci, espressione autentica delle loro comunità e dei loro territori che, evidentemente, ha trovato un nuovo attestato di fiducia, nel rispetto della propria autonomia.
Ed è il caso di ricordare che la Giunta non ha avuto alcuna difficoltà ad accogliere la richiesta del centrosinistra di rinviare l’elezione del collegio dei revisori dei conti per dare modo proprio al centrosinistra di rimediare alla mancata presentazione di una propria lista. Non so cosa sarebbe accaduto a parti invertite.
Sono certo che le prime parole espresse dall’ing. Andretta, impegnato a costruire il dialogo con i sindaci, contribuiranno a diradare il clima di ostilità costruito ad arte e ad isolare ancora di più gli irriducibili oppositori che hanno perso l’ennesima occasione per dare una prova di responsabilità. L’acqua non ha “colore politico”, è un bene che appartiene ai lucani che chiedono solo una migliore e più efficiente gestione per farla diventare, cosa non accaduta sinora, un’opportunità di sviluppo socio-economico.