DICHIARAZIONE DEI SINDACATI DOPO LE ASSICURAZIONI DI COOP ESTENSE SUL MANTENIMENTO DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI.
I sindacati di categoria prendono atto delle dichiarazioni rilasciate dalla Direzione Coop Estense al Quotidiano della Basilicata rispetto all’esito della vertenza dei dipendenti ex Carrefour.
Se, però, da un lato Coop assicura il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, e addirittura nuova occupazione, dall’altro conferma il ricorso agli ammortizzatori sociali, che di fatto inaugura uno scenario di precarietà e di incertezza per i lavoratori, il cui esito non è possibile prevedere.
Che succederà alla fine del periodo di CIGS?
Che succederà ai lavoratori impiegati nei settori terziarizzati (pescheria, pulimento, vigilanza)?
Per quali ragioni Coop propone un unico piano di risanamento per i punti vendita acquisiti di Puglia e Basilicata, nonostante le differenti realtà produttive ed il fatto che a Matera (contrariamente a quanto accaduto negli iper pugliesi) non c’è stato mai ricorso ad ammortizzatori sociali?
E’ necessario che, come previsto dall’accordo quadro sottoscritto a livello nazionale tra Coop Estense e le OO.SS., si avvii un percorso di trattativa e di confronto territoriale per definire il dimensionamento degli esuberi per ogni singola unità produttiva.
Considerato che il passaggio di proprietà per il punto vendita di Matera è previsto per il 12 ottobre, è evidente l’urgenza con la quale è necessario iniziare la trattativa.
Da questo punto di vista, l’incontro convocato dalla Regione Basilicata per il prossimo 8 settembre costituisce per le scriventi una prima possibilità di confronto con la nuova proprietà ed una prima occasione per dare alcune risposte alle incertezze che in questo periodo stanno vivendo le oltre 150 famiglie coinvolte.
LAVORATORI CARREFOUR IN PRESIDIO PERMANENTE
Il dr. Zucchelli amministratore di Coop Estense in una intervista di metà luglio dichiarava riferendosi agli investimenti di Coop Estense in Puglia e Basilicata: “Viviamo nel territorio e siamo fortemente radicati, quindi se ci sono problemi sociali gravi come quelli legati all’occupazione, è nostro dovere occuparcene. La visione della cooperativa è legata alla solidarietà, tesa a unire il nord e il sud del paese.
Penso che sia intanto un’operazione importante per il Paese, dimostriamo, cioè, ai grandi operatori stranieri che in Italia c’è ancora chi sa fare e vuole fare al loro posto. Diamo ad una realtà territoriale la possibilità di difendere valori e l’occupazione. Ci sono centinaia di posti di lavoro in discussione e noi proveremo a salvarli insieme alla produzione locale”.
Oggi viene negata la possibilità di un confronto trasparente sul loro futuro ai lavoratori dell’ipermercato Carrefour di Matera attraverso una riorganizzazione che parta da una sperimentazione che ha già prodotto risultanti non esaltanti in altre strutture per “tagliare” larga parte degli attuali lavoratori.
Sulla base di queste considerazioni presso il presidio dei lavoratori dell’ipermercato Carrefour, in Piazza V. Veneto a Matera, partirà l’iniziativa di coinvolgimento dell’opinione pubblica e della politica locale e nazionale attraverso un invito al “tesseramento”.
Sulle preoccupazioni riguardanti il futuro occupazionale nella stessa struttura commerciale, a partire dal 1° settembre i lavoratori hanno già raccolto, attraverso il presidio, la disponibilità a predisporre percorsi di collaborazione e condivisione con l’opinione pubblica e le istituzioni locali.
“Ora tutti ci dimostrino le proprie disponibilità”: questo l’invito con cui i lavoratori avvieranno la campagna di sensibilizzazione avvicinando la potenziale clientela dell’ipermercato ma anche le associazioni, le imprese, il mondo politico e augurandosi che tutti possano condividere questo percorso, a partire dai locali componenti della politica nazionale.
Consegneranno a tutti i sottoscrittori una tessera di “Socio dei lavoratori Carrefour” partendo dalla certezza dei numeri che finora l’ipermercato materano ha prodotto: 10 anni di risultati positivi con 150 lavoratori circa.
Il confronto parta da questi dati e dalla prospettiva di una delle poche aziende locali che consentono opportunità lavorative concrete e che ad oggi gode di ottima salute.
MARTEDI 8 SETTEMBRE INCONTRO PRESSO LA REGIONE BASILICATA
Continua il presidio dei lavoratori Carrefour in piazza Vittorio Veneto, in attesa dell’avvio del confronto con coop. Estense, che dal 12 ottobre prossimo acquisirà la proprietà del punto vendita di Venusio.
Nel frattempo, la Regione Basilicata – Task Force Occupazione, accogliendo la richiesta delle OO.SS., ha convocato un incontro con la coop Estense per il giorno 8 settembre prossimo alle ore 10.
È evidente che si tratta di un risultato importante che premia la caparbietà e la fermezza con la quale i lavoratori intendono difendere il proprio posto di lavoro, di fronte al piano di riorganizzazione Coop, che dovrebbe produrre effetti negativi nei confronti di almeno il 50% degli attuali dipendenti Carrefour.
L’interesse immediato della Regione Basilicata, della Provincia, delle Istituzioni a tutti i livelli e delle Associazioni di categoria rappresenta sicuramente un segnale positivo perché il confronto tra le parti possa essere sereno e produttivo di risultati importanti.
Le OO.SS. sono convinte che con la collaborazione di tutti si potrà arrivare a garantire ai lavoratori attualmente dipendenti Carrefour un futuro occupazionale anche nella nuova gestione.
CARREFOUR-COOP ESTENSE. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE A SOSTEGNO DEI LAVORATORI.
L’Amministrazione Comunale di Matera condivide integralmente le preoccupazioni esternate dai lavoratori del gruppo Carrefour in ordine alle vicende connesse al trasferimento di proprietà del centro commerciale cittadino.
L’Assessore alle Attività Produttive Nicola Rocco, insieme al consigliere comunale Corrado Arfò, ha incontrato personalmente i lavoratori ed i rappresentanti sindacali, concordando una serie di incontri propedeutici al tavolo di concertazione indetto dalla Regione Basilicata.
“In effetti – afferma l’Assessore Rocco – se la nuova proprietà (Coop. Estensi) dovesse confermare il progetto di ristrutturazione annunciato in questi ultimi giorni, le preoccupazioni dei lavoratori sono destinate a trasformarsi nell’angoscia di perdere il posto di lavoro per molti di essi”.
D’altronde, è estremamente contraddittorio che una società – come la Coop. Estensi – che ha il proprio punto di forza nella dotazione organica e nella qualità del lavoro svolto dai dipendenti, adotti queste drastiche ed illegittime riduzioni di personale, sia pure presentate sotto le mentite spoglie di progetti innovativi, che dietro slogan (tipo lower cost) anglofoni nascondono autentiche fregature per i lavoratori.
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE NAZIONALE ANCC-COOP
Gentilissimo Presidente,
le scrivo per sottoporre alla sua attenzione una spiacevole vicenda che vede protagonista la sua organizzazione, a discapito di una realtà economica territoriale, quella di Matera, la mia bellissima città nonché Patrimonio dell’Umanità, in un territorio che versa in uno stato di gravissima recessione economica.
Negli ultimi anni, infatti, la crisi economica mondiale ha accelerato un fenomeno di progressiva chiusura di aziende di grandi, medie e piccole dimensioni, lasciando a casa migliaia di giovani materani, di padri e madri di famiglia, di oneste e competenti maestranze, di cervelli che, nel più tradizionale dei copioni, si sono dati alla fuga, ricercando altrove, in Italia o all’estero, una occupazione e, soprattutto, un riconoscimento per anni di studio e per capacità che, spesse volte, vengono umiliate anche dalla politica locale, poco attenta alla meritocrazia e più sensibile ad argomenti clientelari.
Qualcuno dice che la colpa è tutta della crisi, qualcun altro ci dice che la crisi non esiste, che è una invenzione di povere menti (magari anche comuniste!), altri ancora ci dicono che dalla crisi siamo usciti, ma non si capisce come si faccia ad uscire da una cosa nella quale non si è mai entrati…
Io so solo che vedo sempre più gente “elemosinare” un lavoro, e mi spaventa, quando leggo un curriculum, scoprire il grado di formazione e professionalità dei nostri giovani, formati in tanti anni ed oggi abbandonati al loro destino e senza prospettive.
In questo panorama desolante, in questi giorni, oltre alla mazzata arrivata da un ridimensionamento degli organici della scuola, previsto dal Governo centrale, e che causerà un esubero di oltre 300 persone, si va ad inserire anche la vicenda relativa all’ormai ex ipermercato Carrefour che, fra circa un mese, diventerà a marchio COOP.
Prima di parlarle del problema di Matera, però, voglio citarle alcuni paragrafi, di un testo con il quale mi sono trovato molto d’accordo:
“L’idea base della cooperazione nasce dal bisogno e dalla solidarietà:
si costruisce così una risposta imprenditoriale originale che, dalle prime esperienze pionieristiche, in più di un secolo e mezzo di storia, si sviluppa fino a diventare la prima organizzazione distributiva italiana.
E’ una storia di persone, di lavoro, sacrifici ed entusiasmi, strettamente intrecciata con le vicende politiche e sociali del nostro paese.
I valori originari sono ancora oggi alla base della cooperazione: la centralità delle persone, dei loro bisogni e dei loro diritti. “
Avrà sicuramente riconosciuto il testo, tratto dal sito WWW.E-COOP.IT e relativo al gruppo che lei guida e rappresenta.
Ebbene, come le dicevo, esiste una vicenda COOP a Matera,, una vicenda che vede a rischio le certezze e le prospettive di 140 dipendenti, che in questi giorni stanno manifestando e protestando perché “altri” hanno deciso per loro.
I sindacati nazionali che hanno sottoscritto l’accordo quadro conoscevano la filosofia di COOP?
E gli stessi dirigenti COOP, che dicono di rappresentare e sostenere la centralità del fattore lavoro, come hanno potuto immaginare un accordo quadro che parla di un piano aziendale di rilancio nel quale proprio il “fattore umano legato al lavoro” enunciandolo come una semplice componente economica, assolutamente marginale rispetto a ragionamenti che, sinceramente, mi sembrano ben lontani dai principi e dai valori che il movimento cooperativo dovrebbe rappresentare?
Sembra assai singolare il fatto, inoltre, che l’ipermercato di Matera, con tendenze economiche positive e posizionato geograficamente in maniera strategica a servizio di un’area con un notevole bacino d’utenza, sia stato accomunato ad altre strutture, quelle pugliesi che, di fatto, già rappresentavano un fallimento in termini industriali per Carrefour, se è vero come è vero che in queste strutture era già stata avviata la cassa integrazione, a differenza della struttura di Matera che, evidentemente, non rappresentava un livello fallimentare tale da far avviare procedure di riduzione del costo-lavoro.
In sostanza, il piano di rilancio COOP sembra preoccuparsi di “risanare” il punto vendita di Matera che malato non è, con politiche di pesante riduzione degli orari di lavoro ma, anche e soprattutto, con tagli al personale.
Tagli che andrebbero ad appesantire ulteriormente una situazione sociale già delicata e fragile, devastando ulteriormente le risorse economiche di un territorio che soffre in maniera particolare.
Ebbene, le chiedo umilmente, nella mia qualifica di rappresentante della micro-impresa locale, non di fare un passo indietro ma, semplicemente, di riportare al centro di questa operazione “la centralità delle persone, dei loro bisogni e dei loro diritti “ così come orgogliosamente proprio la sua organizzazione cita sul sito.
Sono sicuro che esistono soluzioni alternative, sono convinto che la nuova struttura COOP troverà modo di inserirsi senza traumi occupazionali per il territorio, ed avrà l’intelligenza di capire che il nostro tessuto economico va aiutato e sostenuto, non trascurato e maltrattato.
La invito a Matera per verificare di persona la competenza delle maestranze dell’Ipermercato, per verificare la loro sincerità e l’attaccamento al lavoro, per scoprire quanto male farebbe al territorio anche un solo singolo taglio (di personale o di orario) e per scoprire, infine, che investire in un territorio importando la “filosofia” di COOP (mantenendosi ad essa fedele), può aiutare quel territorio a crescere, con beneficio per tutti i soci che devono essere al centro di tutte le politiche di sviluppo: COOP non potrà mai crescere senza l’aiuto del territorio né il territorio potrà crescere senza l’aiuto di COOP.
Nella speranza che questo mio intervento spontaneo la spinga perlomeno a riflettere sulla operazione in corso, le invio i miei cordiali saluti.
Il Presidente Giovanni Schiuma
È forte la preoccupazione dei 140 dipendenti dell’ipermercato CARREFOUR di Matera per la cessione del punto vendita alla Coop Estense.
Come già anticipato in una nota del 4 agosto scorso, la Coop ha presentato un piano di rilancio triennale con il quale intende “risanare” il punto vendita e riportarlo ad un riequilibrio economico.
Tale piano prevede la conversione dell’iper di Matera in lower cost, con un’organizzazione del lavoro fondata su una semplificazione dell’organico attualmente impiegato, un abbassamento dei livelli di inquadramento, un’intescambiabilità di mansioni, l’introduzione di flessibilità di orari e turni e, soprattutto, attraverso l’impiego quasi esclusivo di personale assunto a tempo parziale (massimo 24 ore settimanali).
L’organizzazione lower cost è tipica di strutture in crisi di fatturato, che devono confrontarsi sul territorio con una concorrenza diretta, diversamente dalla realtà presente a Matera, dove buoni risultati sin qui ottenuti renderebbero non motivato il ricorso a tale struttura organizzativa.
Il dr. Zucchelli, amministratore di Coop Estense, in una intervista di metà luglio dichiarava riferendosi agli investimenti di coop Estense in Puglia e Basilicata: “Viviamo nel territorio e siamo fortemente radicati, quindi se ci sono problemi sociali gravi come quelli legati all’occupazione, è nostro dovere occuparcene. La visione della cooperativa è legata alla solidarietà, tesa a unire il nord e il sud del paese. Penso che sia intanto un’operazione importante per il Paese, dimostriamo, cioè, ai grandi operatori stranieri che in Italia c’è ancora chi sa fare e vuole fare al loro posto. Diamo ad una realtà territoriale la possibilità ancora di difendere valori e l’occupazione. Ci sono centinaia di posti di lavoro in discussione e noi proveremo a salvarli insieme alla produzione locale”.
Nonostante queste dichiarazioni, oggi i lavoratori interessati si trovano ad affrontare una difficoltà nuova: la mancanza totale di un confronto trasparente sul loro futuro.
Le riserve di magazzino e la stessa area di vendita appaiono ogni giorno più desolanti. La merce viene inviata alle sedi ancora oggi operative del gruppo Carrefour e nell’immediato appare evidente la volontà di chiudere prima ancora del tempo.
Ciò che è più grave è che nei giorni scorsi Coop ha avviato colloqui individuali con i dipendenti con qualifiche ed inquadramenti più elevati.
È evidente che è intenzione di Coop far pagare ai lavoratori il prezzo dell’acquisto dellipermercato, attraverso un taglio del personale che riguarderà circa il 50% degli attuali dipendenti.
Non si può consentire una nuova emorragia di posti di lavoro, in un territorio già profondamente provato da vicende analoghe.
Il punto vendita di Venusio gode di un’ottima collocazione territoriale, che gli consente di avere come riferimento un bacino di utenza piuttosto esteso, che comprende anche le vicine aree della Puglia.
È necessario un intervento forte ed immediato delle istituzioni, ad ogni livello, per scongiurare l’apertura di un nuovo fronte e, soprattutto, per mettere in campo un’azione decisa per difendere gli attuali livelli occupazionali.
Per la rilevanza dei problemi evidenziati, le scriventi OO.SS. sollecitano S.E. il Prefetto di Matera ed il Presidente della Regione Basilicata a convocare un incontro urgente tra le parti, per avviare un percorso di trattativa che abbia l’obiettivo di ricercare soluzioni alternative agli ammortizzatori sociali e per garantire ai 140 dipendenti continuità lavorativa.
IN ATTESA DI TALE CONVOCAZIONE E PREOCCUPATI PER IL FUTURO OCCUPAZIONALE, I LAVORATORI EFFETTUERANNO UN PRESIDIO PERMANENTE A PARTIRE DALLE ORE 10.00 DEL GIORNO 1 SETTEMBRE IN PIAZZA VITTORIO VENETO.
È forte la preoccupazione dei 140 dipendenti dell’ipermercato CARREFOUR di Matera per la cessione del punto vendita alla Coop Estense.
Come già anticipato in una nota del 4 agosto scorso, la Coop ha presentato un piano di rilancio triennale con il quale intende “risanare” il punto vendita e riportarlo ad un riequilibrio economico.
Tale piano prevede la conversione dell’iper di Matera in lower cost, con un’organizzazione del lavoro fondata su una semplificazione dell’organico attualmente impiegato, un abbassamento dei livelli di inquadramento, un’intescambiabilità di mansioni, l’introduzione di flessibilità di orari e turni e, soprattutto, attraverso l’impiego quasi esclusivo di personale assunto a tempo parziale (massimo 24 ore settimanali).
L’organizzazione lower cost è tipica di strutture in crisi di fatturato, che devono confrontarsi sul territorio con una concorrenza diretta, diversamente dalla realtà presente a Matera, dove buoni risultati sin qui ottenuti renderebbero non motivato il ricorso a tale struttura organizzativa.
Il dr. Zucchelli, amministratore di Coop Estense, in una intervista di metà luglio dichiarava riferendosi agli investimenti di coop Estense in Puglia e Basilicata: “Viviamo nel territorio e siamo fortemente radicati, quindi se ci sono problemi sociali gravi come quelli legati all’occupazione, è nostro dovere occuparcene. La visione della cooperativa è legata alla solidarietà, tesa a unire il nord e il sud del paese. Penso che sia intanto un’operazione importante per il Paese, dimostriamo, cioè, ai grandi operatori stranieri che in Italia c’è ancora chi sa fare e vuole fare al loro posto. Diamo ad una realtà territoriale la possibilità ancora di difendere valori e l’occupazione. Ci sono centinaia di posti di lavoro in discussione e noi proveremo a salvarli insieme alla produzione locale”.
Nonostante queste dichiarazioni, oggi i lavoratori interessati si trovano ad affrontare una difficoltà nuova: la mancanza totale di un confronto trasparente sul loro futuro.
Le riserve di magazzino e la stessa area di vendita appaiono ogni giorno più desolanti. La merce viene inviata alle sedi ancora oggi operative del gruppo Carrefour e nell’immediato appare evidente la volontà di chiudere prima ancora del tempo.
Ciò che è più grave è che nei giorni scorsi Coop ha avviato colloqui individuali con i dipendenti con qualifiche ed inquadramenti più elevati.
È evidente che è intenzione di Coop far pagare ai lavoratori il prezzo dell’acquisto dellipermercato, attraverso un taglio del personale che riguarderà circa il 50% degli attuali dipendenti.
Non si può consentire una nuova emorragia di posti di lavoro, in un territorio già profondamente provato da vicende analoghe.
Il punto vendita di Venusio gode di un’ottima collocazione territoriale, che gli consente di avere come riferimento un bacino di utenza piuttosto esteso, che comprende anche le vicine aree della Puglia.
È necessario un intervento forte ed immediato delle istituzioni, ad ogni livello, per scongiurare l’apertura di un nuovo fronte e, soprattutto, per mettere in campo un’azione decisa per difendere gli attuali livelli occupazionali.
Per la rilevanza dei problemi evidenziati, le scriventi OO.SS. sollecitano S.E. il Prefetto di Matera ed il Presidente della Regione Basilicata a convocare un incontro urgente tra le parti, per avviare un percorso di trattativa che abbia l’obiettivo di ricercare soluzioni alternative agli ammortizzatori sociali e per garantire ai 140 dipendenti continuità lavorativa.
IN ATTESA DI TALE CONVOCAZIONE E PREOCCUPATI PER IL FUTURO OCCUPAZIONALE, I LAVORATORI EFFETTUERANNO UN PRESIDIO PERMANENTE A PARTIRE DALLE ORE 10.00 DEL GIORNO 1 SETTEMBRE IN PIAZZA VITTORIO VENETO.