Sabato 10 luglio 2021 nella ricorrenza del 25° Anniversario della morte il Questore di Potenza Antonino Pietro Romeo ha ricordato, nel corso di una cerimonia commemorativa, il sacrificio dell’Agente Scelto della Polizia di Stato Francesco Tammone – Vittima del dovere, ucciso a soli 26 anni la sera del 10 luglio 1996.
Quella tragica sera, Francesco, in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante un servizio di controllo del territorio in un quartiere periferico del capoluogo potentino, veniva colpito a morte da alcuni colpi di pistola esplosi da un pregiudicato del posto, in regime di semilibertà. Lasciava la giovane moglie Claudia e la figlioletta Stefania, di appena 2 mesi.
Il 19 maggio 1997 gli veniva conferita, alla memoria, dal Presidente della Repubblica, la Medaglia d’Oro al Valor Civile con la seguente motivazione “…..Splendido esempio di sprezzo del pericolo ed alto senso del dovere, spinti sino all’estremo sacrificio”.
La commemorazione odierna si è svolta nell’atrio della Questura con la deposizione di una corona di alloro per conto del Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S., dinanzi alla lapide intitolata al collega scomparso. Alla cerimonia hanno presenziato oltre ai familiari del Caduto, il Prefetto di Potenza, il Sindaco del capoluogo, il Presidente della Provincia nonché Sindaco del Comune di Albano di Lucania, paese di origine di Francesco ed i comandanti provinciali delle altre Forze dell’Ordine.
Presenti alla cerimonia anche i Presidenti delle Sezioni di Potenza e Melfi dell’ANPS, con il labaro dell’Associazione, i Funzionari della Polizia di Stato della Questura e delle Specialità territoriali, i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e dell’Amm.ne Civile dell’Interno e numerosi colleghi, molti dei quali ebbero modo di conoscerlo ed apprezzarlo.
Alla deposizione è seguito un momento di preghiera e di raccoglimento officiato dal Cappellano della Polizia di Stato Padre Alberto Rosciano.
Onorata la memoria di Tammone, Fsp Polizia: “Bene il ripristino della targa, l’esempio dei caduti è la nostra forza più grande”
“Ci uniamo commossi al doveroso ricordo di Francesco Tammone, giovane quanto fulgido esempio del profondo senso del dovere che anima gli appartenenti alla Polizia di Stato, e che li spinge fino all’estremo sacrificio. Siamo lieti che l’amministrazione di Potenza abbia saputo porre prontamente rimedio allo scempio attuato con lo sfregio alla targa della strada che porta il nome di questo nostro eroe, così spazzando via ogni squallido tentativo di disonorare la sua memoria e tutto ciò che rappresenta. Non merita di essere commentata la pochezza, il vuoto spinto, la bestialità di chi osa tentare di ‘colpire’ nuovamente chi si è sacrificato per il bene comune. Piuttosto, vogliamo anzitutto rivolgere la nostra vicinanza ai familiari di Tammone, orfani del loro affetto più grande ma consapevoli dello straordinario valore che la sua figura ha per l’intero paese. Con ciò vogliamo ribadire per l’ennesima volta l’importanza del ricordo dei nostri caduti, che rappresentano la forza più grande per chiunque vesta la divisa”.
Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia, all’indomani delle celebrazioni in ricordo dell’agente scelto della Polizia di Stato Francesco Tammone, ucciso a Potenza da un pregiudicato in semilibertà la sera del 10 luglio 1996, a 26 anni. Pochi giorni prima lo scempio della targa con cui è stata intitolata al poliziotto una strada, ripristinata dall’amministrazione subito prima del 25° anniversario della morte del giovane eroe.