La segreteria regionale Fit Cisl Basilicate in una nota replica alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore regionale Donatella Merra sulle gare per il Trasporto Pubblico Locale. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo appreso dagli organi di informazione alcune inaspettate oltre che curiose dichiarazioni dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture Donatella Merra.
Siamo esterrefatti da quanto detto dall’esponente della Giunta Bardi in merito alle gare per il Trasporto Pubblico Locale, quello che più ci sorprende è il fatto che sembrerebbe addirittura che vi sia una condivisione di massa ed anche della FIT-CISL su tutto il progetto dello Spezzatino Lucano, – questione impossibile allo stato delle cose -.
È bene specificare, a questo farneticante punto della vertenza, che in merito alla consultazione con i Sindacati, l’assessore non può affermare che la Consultazione “farsa” può ritenersi conclusa, in relazione al fatto che a suo dire i numeri ‘’sono stati controllati accuratamente’’. Secondo le nostre impressioni invece i risultati sono gravemente difformi da quelli dichiarati nell’anno 2008 dal Cotrab e sono anche notevolmente diversi da quelli dichiarati nel mese di gennaio 2020, un fatto davvero curioso, se si pensa che il tutto viene affermato in costanza di produzione e quindi di chilometri eserciti.
Il fazioso comunicato dell’Assessore, vuole spostare l’attenzione sul personale Part-time e tempo determinato, senza però entrare nel merito del personale tecnico funzionale, indispensabile per effettuare l’intero Trasporto di Basilicata, Urbano ed Extraurbano, tanto meno discutere sulle modalità con le quali i luminari dello “spezzatino Lucano” vorrebbero dividere i dipendenti nei vari bacini e quindi lotti di gara. A riguardo, proprio quest’ultimo argomento andrebbe affrontato con serietà e conoscenza delle norme, e non con un ’’volemose bene’’, oppure “tanto impiegheremo tutti i lavoratori anzi, ce ne vorranno degli altri”, affermazioni davvero raccapriccianti.
Sia chiaro la FIT-CISL non sarà mai complice della devastazione che determinerà lo spezzatino Lucano del Trasporto Pubblico Locale che tanto piace ai burocrati di questa terra che sembrerebbe, a giudicare dagli atti, abbiano come unico obbiettivo la distruzione degli Autoferrotranvieri.
Noi abbiamo da sempre affermato che l’unica soluzione che può garantire tutti i lavoratori è l’azienda unica Regionale del trasporto pubblico locale ed una unica gara per l’assegnazione del valore chilometrico attuale, soluzione, già messa in campo in Regioni molto più grandi della Basilicata.
A riguardo, sarebbe opportuno che il Presidente Bardi si facesse una chiacchierata con il Presidentissimo DE LUCA, peraltro suo conterraneo, Presidentissimo della vicina Campania, dove vengono eserciti oltre 100 Mln di chilometri e nonostante tutto è stato deciso di fare una unica gara e non inventarsi come sbriciolare il TpL, per accrescere inutili appetiti sulla partecipazione alle tre gare, che determinerebbero un grave svantaggio per i lavoratori, attraverso i ribassi di gara che si scaricherebbero ingiustamente proprio su di loro.
Il celarsi dietro una serie infinita di “non verità” giornaliere o proclami dilettantistici non risolve il problema di circa 1300 famiglie che vorremmo ricordare soffrono il continuo ritardo del pagamento degli stipendi e una cattiva gestione dei servizi.
Il paradosso più incredibile è quello che ci sembra di comprendere che in questi giorni per poter sottoscrivere un dubbio accordo di transizione con COTRAB fino all’assegnazione delle nuove gare, si è dovuto far fronte a mettere in campo azioni tese alla ricezione delle richieste del COTRAB con debiti fuori bilancio per il saldo degli interessi bancari e per rimettere in fase una azione di possibilità di prosecuzione del servizio.
La FIT-CISL vuole ricordare a tutti quelli che in questi giorni si stanno sorprendentemente affannando a recuperare i circa 42 Mln di € per il TpL ed una fetta importante di queste risorse per il COTRAB, che questo consorzio è il medesimo consorzio che tanto è stato vituperato nel corso dell’insediamento della Giunta Bardi; è il medesimo consorzio che attraverso conclamata incompetenza dell’apparato politico amministrativo del dipartimento trasporti e dell’assessorato si sono determinate le procedura per l’applicazione della Legge Nazionale 223/91 per il licenziamento dei Lavoratori Autoferrotranvieri; è il medesimo consorzio che non ha pagato puntualmente i lavoratori anche se solo avanzava un euro; è il consorzio con nessuna capacità economica ed imprenditoriale; è il medesimo consorzio, ed è evidente che fate finta di non ricordare che ha riempito le pagine dei giornali per le vostre dichiarazioni di mancato funzionamento, di scarsa qualità del servizio, di mancanza delle capacità economiche per svolgere i servizi.
A riguardo sarebbe bene comprendere cosa ha potuto cambiare improvvisamente le vostre affermazioni che non osiamo qui riportare, che avrebbero dovuto prevedere la rescissione in danno del contratto e non addirittura l’aumento del corrispettivo di un contratto di servizio dichiarato sciolto dal TAR e dal Consiglio di Stato. In tale ambito vorremmo conoscere quali sono le valutazioni che non vi fanno riflettere sul continuo mancato pagamento dei lavoratori, che continuano ad essere utilizzati furbescamente, da bancomat per l’effettuazione dei servizi.
A nostro avviso parte di quelle somme che state devolvendo al COTRAB per gli interessi maturati per il ritardato trasferimento delle risorse spettanti, dovrebbero essere riconosciute ai lavoratori che sono stati quelli che per tali strumentali motivazioni non hanno potuto pagare i mutui, le bollette, mandare dignitosamente i propri figli a scuola con tutto l’occorrente, poter passare il Santo Natale da persone civili e non vergognarsi proprio davanti i propri figli, per non avere un centesimo per passare le festività. Di contro è facile comprendere che davanti una così intricata situazione quelli che si devono vergognare sono altri, quelli che hanno gestito il bene pubblico devastandone le risorse, da tre anni ormai.
Noi metteremo in campo tutte le azioni consentite per contrastare la morte ormai certa di un settore la quale efficienza determina la il grado di civiltà di un Paese, contrasteremo in ogni modo il vostro piano regionale dei trasporti che non può oltremodo offendere i lavoratori di questa Terra, per ottenere quale contropartita questioni che sono ormai sulla bocca di tutti.
Il Trasporto Pubblico Locale, ha attraversato troppe, innumerevoli questioni che qualcuno irresponsabilmente ha ribaltato sui lavoratori del settore, per farne invece un metodo per riempire le casse di Aziende e Società che lamentano sempre, ora i saldi ed ora la storiella degli interessi, speriamo che questa brutta pagina possa chiudersi presto, attraverso la messa alla porta di quanti hanno ridotto il trasporto in questo stato.