Matera Civica: “A settembre si torna a scuola. Più parcheggi e meno didattica in presenza?”. Di seguito la nota integrale.
Non serve a nulla nascondere la testa sotto la sabbia.
E neppure ignorare i dati della ricerca promossa dalla Fondazione Agnelli che ha analizzato l’impatto della Didattica a distanza, Dad, sulla vita degli alunni e sulla didattica in generale.
Il movimento politico Matera Civica rileva gli esiti di un’indagine che non può essere archiviata come se non esistesse. Dice che per 9 alunni su 10 i cambiamenti degli ultimi due anni scolastici non hanno offerto chissà quali innovazioni. Anzi, le cose sono addirittura peggiorate. Dallo studio emerge un sostanziale flop della didattica a distanza e, intanto, non è lontano il ritorno a scuola. Settembre è vicino e se tutti, o quasi, sperano che la Dad venga messa in soffitta, non si comprende come s’intenda agire per tornare alle lezioni in presenza. Non è certo chiaro a Matera dove, almeno per il momento, il problema non si pone. Speriamo in un rapido ripensamento.
Allora, che fare? Fare tesoro delle esperienze vissute in questi mesi durissimi per ammodernare le aule.
La città di Matera si appresta a spendere 11 milioni di euro per i parcheggi da realizzare ai piedi della sede del Municipio. Ma non si potrà certo tornare in aula come siamo stati abituati per generazioni. Non potrà bastare neppure aprire le finestre. Potenziare ove necessario l’aerazione dei locali, lì dove il distanziamento non sia possibile, è una soluzione parziale. Più idonea risulta la soluzione che tende a privilegiare tecnologie utili a sanificare l’aria e a identificare ulteriori spazi che si rendano fruibili in particolari contesti per garantire il distanziamento tra alunni.
A che punto siamo? Vogliamo provare a pensarci in tempo utile? Dovrà tornare la Didattica a distanza e basta?
Più parcheggi, oppure l’avvio in sicurezza del recupero delle competenze perse dagli studenti, soprattutto quelli che hanno abbandonato la scuola durante un anno e mezzo di chiusura? Sono domande che rivolgiamo in particolar modo ai genitori materani. Cosa ne pensano?
Noi pensiamo che qualsiasi programma finanziario possa essere rimodulato, specialmente se è un diritto costituzionale come l’istruzione dei nostri figli a chiedere di farlo. Spiace dirlo, ma una politica che persegua meno parcheggi e più sicurezza, forse contribuirebbe a sfornare alunni migliori. Ad oggi, invece, l’evidenza scientifica internazionale è chiara e indubbia nel puntualizzare che le chiusure scolastiche non portano alcun beneficio e sono, anzi, associate a gravi effetti sulla preparazione, sulla salute fisica e mentale della popolazione scolastica.