L’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Matera esprime netta contrarietà alle modalità di selezione del “concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura, a tempo pieno ed indeterminato, di n. 2 posti di Specialista Servizi Tecnici – Architetto – Cat. D1”. Alcune contraddizioni emergono già dal titolo infatti per realizzare l’ordinario si richiedono requisiti preliminari per l’accesso alla prova scritta caratterizzanti profili di alta specializzazione, praticamente quasi i medesimi del Concorso da Dirigente dal Settore Gestione del Territorio.
Già nei precedenti concorsi, svolti per andare incontro alle esigenze dell’evento straordinario di Matera 2019, ci fu un bando a tempo determinato per profili di tecnici specializzati per la durata di tre anni, in cui la selezione avvenne con la sola valutazione dei titoli di servizio e una prova scritta, sostanzialmente a discapito dei più giovani ed infatti la conferma è evidente. A distanza di poco più di tre anni, la scelta dei criteri per il nuovo concorso tende con ogni evidenza a favorire chi ha già lavorato per la pubblica amministrazione di Matera, ovvero i vincitori dello stesso concorso con una tale sperequazione da valutare poco opportunamente e con fondato sospetto i titoli di formazione anche pluriennali con un massimo di 1 punto e i titoli di servizio per 1,2 punti per ciascun anno alle dipendenze di una pubblica amministrazione. Mentre, con tutta evidenza, per questioni di opportunità, l’unica certificazione della qualità del profilo ricercato dovrebbe essere attribuita al titolo formativo. La valutazione combinata di titoli e servizi a discapito dei più giovani è finalizzata ad un primo sbarramento a soli 40 candidati per il prosieguo delle prove concorsuali che pertanto limita la partecipazione ad un concorso pubblico a tempo indeterminato per un profilo di “Architetto – Cat. D1”.
Sempre per questioni di opportunità e trasparenza sarebbe auspicabile eliminare il criterio preselettivo di sbarramento per allargare la platea dei partecipanti, conferire giusta valutazione ai titoli formativi e assicurare piena trasparenza dei processi concorsuali mediante la nomina delle commissioni a cura di enti terzi non riconducibili al Comune di Matera o ricorrendo direttamente a commissioni ministeriali.
L’Ordine degli Architetti, nella piena consapevolezza della necessità di dotare l’Amministrazione comunale di nuova linfa, chiede che venga rivista la procedure concorsuale a tutela dei propri iscritti, secondo le indicazioni sopra esposte.