Bandi Trasporto pubblico in Basilicata, Faisa Cisal e Ugl Autoferro rispondono all’assessore regionale Merra. Di seguito la nota integrale.
Le scriventi Segreterie regionale FAISA – CISAL e UGL di Basilicata hanno appreso dal comunicato dell’Assessore Regionale ai trasporti che l’istruttoria relativa alla pubblicazione dei bandi di gara sta procedendo regolarmente. Avendo sollecitato in più di un’occasione la necessità di procedere con l’affidamento dei servizi di T.p.L. a mezzo gare non possono fare a meno di apprezzare la dichiarazione dell’Assessore regionale. Le criticità nella quale versa il T.p.L in Basilicata, ossia: il ritardato pagamento dei salari, la disparità di trattamento dei lavoratori, l’impossibilità di introdurre innovazioni tecnologiche e una programmazione dei servizi idonea alle nuove esigenze della società lucana; sono da attribuire alla situazione di monopolio che attribuisce all’attuale gestore un enorme potere contrattuale. E’ cosa nota che i contratti di affidamento dei servizi del T.p.L sono scaduti già da tempo per cui continuare a sostenere l’impossibile pur di ritardare se non addirittura prorogare sine die la situazione attuale è a dir poco da irresponsabili. In questi giorni sono apparsi sugli organi di stampa comunicati e prese di posizioni fuori da qualsiasi logica. Dichiarazioni del tipo : basta con lo scaricabarile, stop alla politica dei rinvii, salvo dopo qualche giorno altri comunicati nei quali si affermava il contrario. A distanza di anni, perché sono passati anni dalla scadenza dei contratti di servizio, e dopo riunioni con tutti i soggetti interessati invocare ancora un tavolo con gli attori istituzionali, economici e sociali coinvolti per proseguire il riordino del settore è a dir poco surreale. Si arriva perfino ad invocare una nuova governance e nuove regole. Di fronte a dichiarazioni di questo tipo c’è da rimanere basiti e come lavoratori e come cittadini c’è seriamente di che preoccuparsi. In merito al “ tavolo “ al quale invitare i soggetti interessati ebbene in questi anni l’unica cosa fatta sono stati appunto i “tavoli”. Oggi i lavoratori e i cittadini lucani hanno bisogno di un T.p.L funzionale e funzionante più che di ulteriori “tavoli”. Per fortuna è mancata l’invocazione di una task force. In merito alla richiesta di una nuova e più efficace governance, dalla lettura complessiva dei comunicati, l’unica cosa che appare chiara è che il concetto di governance non deve essere molto chiaro a chi la invoca. In ultimo il tema delle regole. Ebbene si fa sommessamente notare che le regole ci sono: Direttive e regolamenti UE, Leggi Nazionali tra i quali il Codice degli appalti, la legislazione regionale, direttive ART. Ciò che andrebbe eccepito in merito alle “regole” è che la produzione normativa regionale, in questi anni, è stata finalizzata al rinvio delle gare e alla proroga dei contratti di servizio in essere con i risultati che oggi abbiamo sotto gli occhi. Il Piano Regionale dei Trasporti, come è noto, individua tre UTOR e cinque lotti. Una tale individuazione, come rilevata dalla stessa ART, risponde a criteri di efficientamento, di economicità del servizio e di concorrenza tra i soggetti potenziali gestori del servizio. Il P.R.T. in aggiunta prevede l’introduzione di un sistema di bigliettazione unica in funzione intermodale. Ai tanto invocati “tavoli” ai quali le scriventi hanno partecipato insieme agli altri soggetti hanno sempre posto la questione della salvaguardia dei livelli occupazionali, l’applicazione del CCNL e l’uguale trattamento dei lavoratori del comparto. Dalla documentazione trasmessa dagli uffici regionali del settore, oggetto di confronto, le criticità emerse sono state affrontate e risolte nel rispetto delle norme, delle compatibilità finanziarie e nell’interesse delle parti, per cui leggere prese di posizioni contraddittorie, a parere della scrivente ha come unico scopo quello di ritardare o bloccare le gare e con esse l’avvio di una stagione di riorganizzazione del T.p.L. funzionale al superamento delle attuali criticità. In conclusione si invita la Regione al rispettare della tempistica che essa stessa si è data. Non è più il momento di “tavoli” e di riforme epocali, questo è momento di agire nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini di questa Regione.