“Alla Ministra per il Sud Mara Carfagna va il riconoscimento per essere riuscita ad assicurare il rispetto del vincolo del 40% delle risorse da destinare al Sud anche nei bandi legati all’attuazione dei progetti del PNRR. Un risultato, oggi “blindato”, tutt’altro che scontato e rafforzato dalla conferma dei 4,6 miliardi del Fondo per la perequazione infrastrutturale”. A sostenerlo è l’ing. Alfredo Cestari (ItalAfrica) ricordando che la ‘quota Sud’ del Piano e del Fondo complementare (“il famoso 40% delle risorse territorializzabili, circa 82 miliardi”) si compone di “interventi infrastrutturali definiti e geograficamente collocati”, ma anche di “misure ad assorbimento, come il Superbonus”. E ci sono inoltre “misure a bando, per le quali si sono usati calcoli di riparto basati sui fabbisogni, sui divari e sulla capacità progettuale”. Al Dipartimento per la Coesione territoriale sarà dunque affidata la responsabilità di verificare il rispetto degli obiettivi da raggiungere e, laddove necessario, il compito di sottoporre alla Cabina di Regia gli eventuali casi di scostamento, affinché questa possa affiancare le amministrazioni o esercitare i poteri sostitutivi già previsti.
A questo punto credo proprio – aggiunge Cestari – che non ci possano essere più alibi per Regioni, Comuni, Enti pubblici del Sud per spendere rapidamente e bene le risorse che arriveranno.
Dopo l’evento “SUD – Progetti per ripartire” promosso dalla Ministra Carfagna siamo dunque entrati dall’enunciazione dei principi che abbiamo condiviso all’attuazione dei programmi. Il Mezzogiorno ha una grande opportunità davanti a sé. Per coglierla mai come oggi c’è bisogno di un impegno comune e condiviso, che coinvolga istituzioni nazionali e locali, parti sociali, soggetti singoli e associati del mondo della cultura, dell’impresa, della formazione e della ricerca, della sanità, di quello ambientalista come delle discipline scientifiche e tecnologiche. E’ quello che intendiamo fare a livello internazionale, per il nostro ruolo specifico, attraverso il Progetto “Sud Polo Magnetico” con l’obbiettivo di promuovere localizzazioni ed investimenti dall’estero nelle regioni meridionali. In questa nuova sfida, di portata epocale per il nostro sistema economico-produttivo, Sud Polo Magnetico – evidenzia il presidente ItalAfrica – cerca di rappresentare un punto di riferimento per il mondo delle imprese e delle professioni operanti nel Sud del Paese mettendo a disposizione esperienze più che trentennali di imprenditori e professionisti che hanno garantito con passione civile e coscienza sociale la loro adesione a questo progetto. Per le Zes del Sud – continua – abbiamo messo a disposizione le nostre proposte e i nostri progetti allo scopo di favorire nuovi investimenti e programmi di cooperazione internazionale.
Finalmente si sta facendo strada il principio che se non cresce il Sud, non cresce nessuno, neanche il Nord. Questo principio deve essere come per noi attraverso Sud Polo Magnetico la bussola di orientamento in ogni futura azione di Governo, Parlamento, Regioni, Enti Locali e parti sociali”.