Azione, Base Italia, Centro Democratico, Italia Viva, + Europa, Popolari Uniti, PSI e Rinascita popolare: “L’associazione nazionale dei Comuni della Basilicata non va assolutamente svilita per meri tatticismi partitici”. Di seguito la nota integrale.
L’associazione nazionale dei Comuni della Basilicata non va assolutamente svilita per meri tatticismi partitici. Non sarebbe cosa utile per il prestigio e la credibilità di un organismo così importante l’eventuale forzatura da parte del Direttivo volta a eleggere un nuovo presidente al di fuori del consesso assembleare senza il protagonismo di tutti e 131 comuni lucani.
Si ricorda che è da fine aprile 2021, che l’Anci di Basilicata è già guidata in via ‘straordinaria’ da un reggente per le avvenute dimissioni dell’ex presidente Salvatore Adduce.
Come è noto, lo stesso Adduce fu rieletto in sede di congresso e a 5 anni dalla sua prima elezione, il 15 ottobre 2019, pur non essendo sindaco, per garantire all’Anci una guida autorevole al fine di evitare divisioni inutili e dannose per la stessa Associazione dei comuni lucani.
Va ricordato che entro il 10 ottobre si voterà in ben 26 Comuni e che dalle elezioni conseguirà una inevitabile ricomposizione dell’assemblea dell’Anci Basilicata.
Anci rappresenta tutte le comunità di Basilicata; il confronto, che deve portare a una scelta della sua guida, deve essere democratico e partecipato e non può essere il frutto di una scelta ristretta del Direttivo che finirebbe per generare divisioni e soprattutto una perdita di autorevolezza della voce rappresentativa delle comunità locali lucane, in questa delicata fase che stiamo attraversando.
Per questo rivolgiamo l’appello ai membri del direttivo e a tutte le forze politiche di assumere una responsabile decisione, garante della più ampia partecipazione, rappresentanza e autorevolezza.