Nel pomeriggio di ieri, presso il Lycos Hotel Grumento Nova, si è tenuto, alla presenza del Segretario Generale della UIL Vincenzo Tortorelli, il Consiglio Territoriale della UILM, per fare il punto sulla situazione industriale delle estrazioni petrolifere in Basilicata, tenendo conto di quanto emerso dall’ultimo tavolo della Trasparenza con ENI e dal confronto in corso con Total.
Il Consiglio, aperto dal Segretario Tortorelli, ha affrontato la situazione che ci attende nei prossimi anni, ovvero un cambiamento radicale sul fronte delle estrazioni, alla luce della transizione ecologica ed industriale che coinvolgerà diversi settori a partire da quello dell’automotive, dal passaggio dal termico all’elettrico, e dunque si andrà sempre più verso il superamento del petrolio e una realtà non oil.
Tenuto conto delle recenti dichiarazioni di ENI, in sede dell’ultimo tavolo della Trasparenza, circa la futura e possibile riduzione delle attività, la UILM è fermamente convinta che in assenza di una politica seria di investimenti non oil, il rischio è di assistere ad una “carneficina sociale” alimentata dalla messa in discussione, o peggio, dalla perdita di numerosi posti di lavoro.
Pertanto è necessario, in questa fase, esigere dalla politica lucana, in primis dal Presidente Bardi, il piano di investimenti previsto, e soprattutto conoscere in che direzione andranno indirizzati. Conoscere il piano industriale non oil, e su questo – sostengono i dirigenti UILM – saremo decisivi nell’incalzare, conoscendo i tempi biblici della politica, sarà determinante sia per creare in Basilicata un’offerta di formazione universitaria costruita sulla domanda delle professionalità future, garantendo quindi forse per la prima volta nella storia di questa terra titoli di laurea da parte dell’Ateneo lucano, di figure professionali che rispondano alla richiesta occupazionale del territorio; sia per iniziare il processo di riqualificazione delle competenze dei lavoratori attualmente in essere nel comparto estrazioni.
Il passato, con la sua totale mancanza di lungimiranza e visione, che da anni ingabbia la nostra terra, deve insegnarci che il tempo non è rinviabile. Se per la politica o per ENI i 10 anni, sono una data a lungo termine, per a UILM i 10 anni sono domani, ed è per questo che andranno governati in un’unica ottica: salvare i livelli occupazionali attuali ed accrescerli.