“La scuola di restauro di Matera acquista una dimensione internazionale sempre maggiore”. Ad affermarlo il consigliere regionale di Fdi, Piergiorgio Quarto, per il quale “con la recente pubblicazione da parte del Ministero della Cultura del bando relativo al concorso pubblico per esami per l’ammissione di 20 allievi al corso di durata quinquennale in Conservazione e Restauro dei beni culturali, relativo alla Scuola di Alta Formazione e Studio dell’ Istituto Centrale per il Restauro per le sedi di Roma, 10 posti, e di Matera, 10 posti, per l’ anno accademico 2021-2022, Matera non viene più considerata una sede minoritaria rispetto a Roma, bensì una scuola di pari dignità, importanza e autorevolezza. Infatti esiste una perfetta parificazione in relazione ai posti messi al bando, avviando un discorso di perfetta simbiosi nella valorizzazione delle due strutture”. “La Scuola di Alta Formazione e Studio per la Conservazione e il Restauro – spiega Quarto – è operativa nel capoluogo lucano a partire dal 2015, voluta fortemente dall ex Sindaco Raffaello De Ruggeri. L’Istituto Centrale per il Restauro fu fondato nel 1939 da Carlo Giulio Argan e diretto dai suoi inizi fino al 1959 da Cesare Brandi. Al suo interno sono presenti storici dell’arte, architetti, archeologi, molte altre professioni e, ovviamente, restauratori. A Matera la Scuola intitolata a Michele D’Elia è in pieno centro storico, ospitata in un palazzo settecentesco ex-convento di Santa Lucia, restituito alla città dopo lunghi e importanti lavori di restaurazione. La scuola nel 2020 ha visto la prima naturale conclusione del corso di studi quinquennale, con i primi studenti laureati. Gli studenti stessi nel corso degli anni si sono perfettamente integrati con la realtà materana, dimostrando di essere a loro agio anche nel vivere quotidianamente a contatto con l’immenso patrimonio culturale cittadino. Senza ombra di dubbio – aggiunge ancora l’esponente di Fdi – la Scuola di Restauro materana ha guadagnato in questo primo quinquennio di vita importanti riconoscimenti a livello di qualità accademica tanto da aver conseguito una importante dimensione a livello internazionale. Siamo al cospetto di un corso di studi estremamente qualificato e completo nel suo excursus didattico. Indiscutibile la qualità scientifica dei docenti e i livelli di preparazione raggiunti dai discenti che trovano facile accesso al termine del corso nel complicato mondo del lavoro odierno”. “Siamo al cospetto dell’ennesima grande e importante sfida vinta da Matera e dai materani – conclude Quarto -, sempre più catapultati in un ambito di grande notorietà con orizzonti dalla valenza internazionale”.
Lug 22