Il Circolo Culturale La Scaletta in collaborazione con la Prefettura di Matera presenta la 2^ edizione delle serate ‹‹…E quindi uscimmo a riveder le stelle››, dialoghi intorno a Dante e all’arte del ritratto, a cura di Edoardo Delle Donne.
L’iniziativa, che si svolgerà nel cortile della Prefettura di Matera in Via XX Settembre 2 a Matera si articolerà in tre serate: 27 luglio, 3 e 10 agosto alle ore 20.
Nell’anno in cui ricorrono i 700 anni dalla morte del sommo poeta, padre della letteratura e della lingua italiana, il Circolo Culturale La Scaletta ha scelto di rendere un doveroso omaggio a Dante.
Di seguito il programma delle serate.
27 luglio ‒ Il ritratto di Dante da Giotto a Dalì
Racconto della vita e delle opere di Dante Alighieri, attraverso i capolavori dei grandi artisti che nel corso dei secoli lo hanno ritratto.
Ospiti: Prof.ssa Luana Tritto, Società Dante Alighieri – Comitato di Matera
Adattamento coreografico: Palma Domenichiello “A.S.D. La Fenice”
Interpreti: Annalisa Laterza, Marta Marchetti
3 agosto – L’arte del ritratto. Parte I: Dal Rinascimento all’Ottocento
‹‹Lo specchio, sopra ogni cosa… Lo specchio è il nostro maestro››, Leonardo da Vinci. Niente come un autoritratto ci permettere di cogliere l’essenza di un’artista, il suo io più profondo, l’immagine che ha di sé e lo stile che lo contraddistingue. Breve storia di uno dei generi più importanti dell’arte.
Voce Narrante: Cosimo Frascella
Musiche: Anna Maria Losignore (violino), Marianna Di Ruvo (sassofono)
Associazione: “Mate’ & Solisti Lucani”
10 agosto ‒ L’arte del ritratto. Parte II: Dal Ritratto di Dorian Gray al contemporaneo
Voce Narrante: Cosimo Frascella
Musiche: Anna Maria Losignore (violino), Marianna Di Ruvo (sassofono)
Associazione: “Mate’ & Solisti Lucani”
Ingresso libero su prenotazione (entro e non oltre le ore 12 della mattina dei giorni 27 luglio, 3 e 10 agosto) per il rispetto delle normative anti-Covid, all’email info@lascaletta.net.
Sarà possibile donare una libera offerta da devolvere in beneficienza alla Mensa dei bisognosi “Don G. Mele”.