La proposta presentata al vertice del G20 Ambiente, clima e energia a Napoli di pensare all’istituzione di una Comunità economica mediterranea delle energie rinnovabili, sul modello della CECA, una sorta di partenariato rafforzato fra i Paesi delle sponde Nord e Sud del Mediterraneo, ci vede già da tempo in campo con numerose iniziative promosse dalla Camera ItalAfrica insieme a quelle realizzate da SER, una Energy Service Company italiana. A sostenerlo è Alfredo Cestari, presidente ItalAfrica e del Gruppo omonimo, riferendo che la pluriennale presenza nei paesi sub-sahariani, hanno permesso la stipula di un importante contratto di collaborazione tra la S.E.R. e la governance congolese sulla base di tale accordo la Società si impegna ad e attuare studi di fattibilità tecnico-economica volti ad individuare soluzioni che permettano un utilizzo sostenibile delle risorse energetiche.
S.E.R. concentra la propria attività nella individuazione e realizzazione dei progetti che fanno uso dei meccanismi flessibili introdotti dal Protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni dei gas ritenuti responsabili dell’effetto serra e dei conseguenti cambiamenti climatici. La Società opera oltre che in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Molise, in vari Paesi esteri, offrendo i propri servizi di consulenza e supporto a imprese ed Enti Pubblici in Italia, in Europa e anche fuori dal continente europeo, soprattutto in Africa e in America Latina. Inoltre integra la progettazione, laddove richiesto, con un servizio di ricerca di partner europei ed internazionali, grazie a una solida rete di rapporti instaurati con le rappresentanze diplomatiche, le istituzioni, le associazioni, le ONG e gli operatori economici sia europei che dei Paesi in via di sviluppo.
Siamo una sorta di pionieri di quel nuovo sistema di cooperazione internazionale per le rinnovabili, sperimentandolo sul campo, – sottolinea Cestari – che si vorrebbe innescare perchè l’Italia, come sostiene il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, può avere un ruolo importante per aiutare i Paesi in via di sviluppo, per consentirgli di crescere senza inquinare e vincere la lotta ai cambiamenti climatici. Raccogliamo in proposito favorevolmente l’annuncio del ministro Cingolani secondo cui l’Italia quest’anno aumenterà il proprio sostegno finanziario verso i Paesi vulnerabili e quelli in via di sviluppo condividendo che bisogna dare maggiore supporto ai paesi vulnerabili e in via di sviluppo, perché non possiamo solo chiedere loro di smettere di crescere senza sostenerli finanziariamente. L’agenda contro il cambiamento climatico è “multiforme” e ricca di programmi che riguardano in particolare l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili e di veicoli elettrici che comporta “un’imponente trasformazione del sistema produttivo manifatturiero”.
Cestari dà appuntamento alla Giornata dedicata alle opportunità Italia-Angola il 28 luglio prossimo a Salerno con l’Ambasciatrice della Rep. dell’Angola in Italia Dott.ssa Maria De Fatima Domingas Jardim e il Segretario di Stato per la Pesca della Rep. dell’Angola Dott.ssa Esperança Cunha, titolari di imprese del Sud, per affrontare i temi della cooperazione (anche nel settore energetico) tra i due Paesi.