Si è svolta nel pomeriggio di martedì 27 luglio al Comune di Matera l’audizione nella commissione urbanistica di Nuccio Santochirico, in rappresentanza del “Comitato Rione Giustino Fortunato”. Santochirico ha contestato il progetto che prevede la costruzione di 6 alloggi sociali a canone moderato anche per utilizzo temporaneo e locali da destinare ad attività assistenziali socio-educative, mediante demolizione e ricostruzione di fabbricato esistente. All’incontro ha partecipato anche il dirigente del settore opere pubbliche, Pietrantonio Demarco.
Santochirico ha espresso piena contrarietà e dissenso al procedimento di concessione da parte del Comune di Matera del Permesso a Costruire in deroga, così come richiesto dall’Ater, per la realizzazione del progetto indicato per le seguenti motivazioni:
Le opere di cui al Progetto non sono comprensive di studi geologici che tengano conto del consistente aumento dei carichi di peso dovuto agli evidenti interventi invasivi dovute all’aumento delle cubature costruttive, anche in considerazione dell’evidente cedimento in atto visibile sui muri di contenimento dell’area su cui sorge l’intero quartiere;
In violazione di quanto espressamente previsto dallo strumento urbanistico,e dei principi di democrazia partecipata, in quanto nella fase di progettazione non vi è stata la preventiva consultazione degli abitanti del quartiere al fine di valutare ed eventualmente assecondare le reali esigenze degli stessi;
La realizzanda opera stride fortemente con la qualità architettonica dell’intero quartiere il quale è costituito prevalentemente da ex case popolari le cui tecniche costruttive e standard architettonici sono completamente differenti dalla realizzanda costruzione;
Sono ravvisabili gravi violazioni della normativa urbanistica;
Le opere di cui al Progetto non tengono conto della densità abitativa già sovradimensionata del quartiere;
La progettazione non tiene conto di una indispensabile rigenerazione urbana volta a riqualificare la qualità della vita degli abitanti del quartiere;
Il progetto non è coerente con i “criteri di selezione delle operazioni” del PO FESR 2014-2020; nella scheda tecnica relativa alle procedure tecniche ed amministrative si afferma che “L’intervento, da attuarsi su patrimonio pubblico esistente, sarà realizzato in conformità agli strumenti urbanistici” ma ciò non corrisponde al vero;
Nulla è stato definito in termini di compensazione al quartiere nonché sulla definizione e gestione degli spazi comuni coperti e scoperti;
Non è stato dimostrata da parte dell’ATER e dell’amministrazione comunale l’impossibilità di realizzare il medesimo intervento in altra sede anche al fine di consentire un miglior rapporto costi benefici nonché al fine di consentire un miglior raggiungimento degli obiettivi di inclusione sociale del PO FESR 2014-2020in termini di soddisfacimento del fabbisogno abitativo.
D’altra parte il comitato spontaneo del rione Fortunato si chiede come mai l’Amministrazione Comunale non richieda invece all’Ater di Matera di inserire tale edificio in una delle attività di efficientamento energetico previste nell’ambito delle agevolazioni del Superbonus 110%, che prevederebbe, tra l’altro, la progettazione di cappotti termici; di impianti fotovoltaici; la sostituzione di infissi; l’eventuale demolizione-ricostruzione dell’edificio (non variando le volumetrie e magari alleggerendo i carichi costruttivi con utilizzo di strutture in acciaio, legno, vetro); l’adeguamento e il miglioramento antisismico (comma 9, lettera c) Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 convertito dalla legge 17 luglio 2020, n. 77). Considerato che tali interventi sarebbero quasi a costo zero sia per l’Ater che per il Comune.
Alla luce delle seguenti motivazioni il Comitato del Rione Fortunato di Matera chiede
di intervenire nel procedimento amministrativo ai sensi dell’art. 9 della legge n. 241 del 1990 e, per l’effetto, chiede che le presenti osservazioni siano valutate ed accolte dall’Amministrazione interessata rammentando che l’art.10 della precitata legge n. 241 del 1990 stabilisce che le amministrazioni hanno l’obbligo di valutare le memorie scritte presentate dai soggetti intervenuti nel procedimento”.
Santochirico ha inoltre invitato il presidente, i membri della commissione e i consiglieri comunali ad effettuale un sopralluogo da effettuarsi presso rione Via Giustino Fortunato non solo per esporre meglio problematiche e criticità in merito alla riqualificazione e parziale cambio di destinazione d’uso dell’immobile sito alla Via Giustino Fortunato, in Catasto al Foglio 103, Particella 547, ma anche per far rendere conto delle problematiche diffuse e storicizzate del Rione Giustino Fortunato.
Michele Capolupo