I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Acerenza (PZ), competente per territorio, a Brindisi di Montagna, hanno arrestato un 37enne del luogo, responsabile di resistenza a Pubblico Ufficiale, rifiuto di sottoporsi agli accertamenti per rilevare lo stato ebbrezza e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
I fatti si sono verificati nella notte di lunedì scorso, 26 luglio, allorquando l’equipaggio dell’Aliquota Radiomobile, nello svolgimento di un servizio perlustrativo notturno, alle ore 02.30 circa, al termine di un posto di controllo, in prossimità dell’abitato di Brindisi Montagna, hanno notato una Fiat Punto avanzare a velocità alquanto sostenuta in direzione del centro del paese, per cui hanno deciso di raggiungerla per procedere ad un controllo del suo conducente, vale a dire il 37enne.
Dopo un breve inseguimento, terminato in Largo Marconi, i militari hanno notato che il ragazzo era in evidente stato di ebbrezza alcolica, tanto che è stato invitato a sottoporsi agli accertamenti per rilevare l’eventuale tasso alcolemico.
Richiesta, evidentemente, non assecondata dallo stesso, che, nell’opporre più volte il rifiuto, avuta contezza del probabile ritiro della patente, in casi del genere, ha iniziato a minacciare di morte gli operanti,imprecando al loro indirizzo.
Tra l’altro, in ragione anche del suo atteggiamento aggressivo, sottoposto a perquisizione personale e veicolare, per verificare l’eventuale disponibilità di strumenti/corpi contundenti, l’uomo è stato sorpreso in possesso di un bastone in legno di 80 cm e di un manufatto di effrazione in metallo, del tipo piede di porco, rinvenuti all’interno dell’auto e portati senza giustificato motivo.
Nella circostanza, in un crescendo di ira, questi si è scagliato contro uno degli operanti, cercando di colpirlo al volto con un pugno, tentativo che fortunatamente è andato a vuoto in quanto l’altro militare è intervenuto prontamente con lo “spray al peperoncino” in dotazione, interrompendo l’azione violenta e rendendo momentaneamente inoffensivo il ragazzo.
Al compimento degli accertamenti, in considerazione di tali significative responsabilità di carattere penale, il soggetto è stato arrestato, con conseguente ritiro della patente e sequestro amministrativo del veicolo.