È stata definita questa mattina la cornice entro cui si muoverà il progetto LucAS, nel corso della prima riunione del Comitato di coordinamento composto dal Capo di gabinetto della Presidenza della Giunta, Michele Busciolano, dagli assessori Gianni Rosa e Rocco Leone, dai direttori generali dei dipartimenti Ambiente e Politiche della persona, Giuseppe Galante ed Ernesto Esposito, dal consigliere regionale Giovanni Vizziello e da Rosanna Cifarelli del servizio Ambiente e salute dell’Arpab.
Tra le tematiche al centro del confronto, tenutosi nella sede della Regione, quella legata all’individuazione delle caratteristiche dei profili professionali che andranno a formare il Comitato tecnico scientifico, responsabile anche della fase operativa che, tra le altre cose, comprende la definizione del sistema di indicatori capace di consegnare informazioni puntuali da tradurre in azioni concrete per la salvaguardia dei cittadini e delle aree interessate.
Oltre a nomi riconosciuti a livello nazionale, il progetto dovrà avvalersi di esperti ambientali e del settore sanitario collegati alle strutture della Basilicata quali l’Università, il Cnr, le aziende sanitarie, l’Arpab, in modo da creare un vero e proprio polo di ricerca diffuso e al contempo un contenitore per la formazione degli addetti ai lavori nel campo dell’epidemiologia ambientale.
“Questo progetto ambizioso deve rappresentare un cambio di passo nella gestione dell’ambiente e della salute in Basilicata, ed è per questo che ci riuniremo almeno una volta a settimana per velocizzare la fase organizzativa e partire già all’inizio del 2022 con i servizi sul territorio” ha detto a margine l’assessore alla Salute Rocco Leone.
L’assessore all’Ambiente ed energia Gianni Rosa ha evidenziato come “il governo Bardi, nell’ambito del suo programma, si è dato come priorità la tutela della salute rispetto alle attività antropiche che si svolgono sul territorio. Abbiamo voluto fortemente il progetto LucAS, ritrovando le risorse, perché salute e ambiente sono valori non negoziabili su cui noi non deroghiamo”.
Soddisfazione per l’incontro è stata espressa dal consigliere regionale Giovanni Vizziello: “Sin dall’inizio ho stimolato il progetto LucAS, che ritengo una grandissima opportunità per tutti i lucani. Un progetto cruciale per la Basilicata e da subito sostenuto dal presidente Bardi, dall’assessore Rosa e da tutta la maggioranza di governo”.
Progetto LucAS (Lucania Ambiente e Salute), Consigliere regionale Vizziello (Fratelli d’Italia): “Lo strumento in grado di promuovere il dialogo e l’integrazione tra ambiente e salute”
“Se è vero, com’è vero, che l’inquinamento delle matrici ambientali è tra i principali determinanti dello stato di salute della popolazione, dar vita ad un progetto di ricerca teso ad evidenziare il legame indissolubile tra ambiente e salute rappresenta un passo avanti nella direzione di una più efficace tutela ambientale e di maggiori garanzie per la salute dei cittadini”.
E’quanto afferma, in una nota, il Presidente del Gruppo Consiliare regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello, che così commenta l’approvazione da parte della Giunta regionale di Basilicata del Progetto LucAS, con cui la Regione,in condivisione con le compagnie petrolifere, realizzeràun Polo di Ricerca diffuso sull’intero territorio regionale e diretto ad accertare lo stato di salute della popolazione in relazione alle pressioni ambientali a cui la stessa è esposta.
“La correlazione tra l’uomo e lo spazio che lo circonda è una evidenza scientifica acquisita”- spiega Vizziello-“che impone ai decisori istituzionali di monitorare costantemente le condizioni di salute dei cittadini, attraverso il potenziamento della sorveglianza epidemiologica e di valutare l’impatto sulla salute dei fattori inquinanti attraverso percorsi interdisciplinari e una valida formazione professionale specialistica in favore di quanti operano in materia di ambiente e salute”.
“Esigenze queste che appaiono particolarmente stringenti in una regione come la nostra”-aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia-“da anni esposta ad attività antropiche potenzialmente impattanti sulla salute umana quali le estrazioni petrolifere, i residui delle attività connesse ai due Siti Industriali di interesse nazionale(Tito Scalo e Val Basento) e quelle del sito di stoccaggio di materiale radioattivo presso il Centro ENEA-Trisaia di Rotondella”.
“Il Progetto LucAS è importante nella misura in cui promuove uno sforzo congiunto dei responsabili istituzionali dei diversi livelli di governo e di tutti gli attori che influenzano la salute”-conclude Vizziello-“ finalizzato all’adozione di azioni di sistema che, facendo leva sulla prevenzione e sulle metodologie multidisciplinari, siano in grado di promuovere una Basilicata fatta sempre più di ambienti sani per una popolazione sana”