Dopo Grottole adesso Matera. Presentata questa sera nella chiesa della Madonna del Carmine annessa al Museo di Palazzo Lanfranchi la mostra “La Fragile Bellezza di Grottole”.
Un museo che dialoga con il territorio, che si apre alla ricerca, alle nuove visioni per generare un racconto innovativo della Basilicata. Il locale incontra il globale. Il materiale, l’immateriale. Il passato, il futuro.
A Grottole la chiesa dei Santi Luca e Giuliano, comunemente detta Chiesa caduta o diruta, è un gioiello silenzioso che aspetta solo di essere scoperto.
A novembre 2020 ReUse Italy, impresa nata per porre l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema del riuso del patrimonio architettonico abbandonato, e Wonder Grottole, impresa sociale per valorizzare il centro storico del piccolo borgo in provincia di Matera, lanciarono il concorso internazionale di idee Re- use The Fallen Church, per il riuso della “Chiesa Diruta” a Grottole, La Chiesa è stata costruita nel quindicesimo secolo con l’intento di ospitare il clero locale e di diventare una delle più importanti chiese della Diocesi. Mai compiuta, a seguito di vari terremoti e incendi è stata successivamente abbandonata. Il concorso, aperto ad architetti, ingegneri e studenti, ha chiesto ai partecipanti di trasformare la rovina in un centro per concerti.
Alcune delle oltre 550 visioni giunte da tutto il mondo per ridare vita alla Chiesa Diruta di Grottole, saranno accolte al Museo Nazionale di Matera per raccontate un contesto storico della Basilicata diverso e fino ad oggi sconosciuto ai più.
Una delle rovine più scenografiche del sud Italia che si aprirà ai visitatori e che ha l’intenzione di ricongiungere la città dei Sassi con i borghi dell’entroterra per generare un racconto di rinascita e di sostenibilità che parte dal dialogo e dal tessere nuove narrazioni e reti.
La mostra, quindi, diventa simbolo per dare forza alla fragilità e partendo dalla bellezza al tempo stesso diventa cuore pulsante della missione di sviluppo sostenibile.
Annamaria Mauro, Direttore del Museo Nazionale di Matera, ha dichiarato: “Il progetto, in sintonia con le politiche culturali del Museo Nazionale di Matera, che intende aprirsi al territorio e valorizzare il patrimonio fragile lucano e allo stesso tempo incentivare il rapporto sinergico con soggetti pubblici e privati operanti sul territorio, ha particolare rilievo, soprattutto in questo contesto storico, in cui è necessario un impegno condiviso per una rapida ripresa.”
La mostra “La fragile bellezza. Nuove visioni per la Chiesa Diruta”, che propone i progetti vincitori e le menzioni del concorso, aprirà al pubblico il 30 luglio e sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 20.00 (orari del Museo).
Il concorso Re-use The Fallen Church è stato realizzato in partnership con ArchDaily, KooZA/rch e Graphisoft, e patrocinato dal Comune di Grottole (Matera), Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Regione Basilicata, APT Basilicata, FAI Basilicata, Matiff Matera International Film Festival, ANCI Basilicata, Associazione Borghi Autentici d’Italia, Ordine degli Architetti P.P.C. della provincia di Matera.
La giuria internazionale è stata composta da: Adam Nathaniel Furman, Emanuele Fidone, Assemble Architects, Diego hernandez (ArchDaily), Simone Bossi, Graca Correia & Roberto Ragazzi (Correia Ragazzi Arquitectos), Andrea Paoletti (Wonder Grottole), Wenqiang Han (Archstudio), Eric de Broche des Combes (Luxigon), Jaume Mayol & Irene Pérez (TEd’A arquitectes).
La fotogallery della mostra “La Fragile Bellezza di Grottole” (foto www.SassiLive.it)