La mobilitazione nazionale per il Referendum Eutanasia Legale prosegue anche in Basilicata: un nuovo tavolo di raccolta firme è stato allestito dalle 18 alle 21,30 di giovedì 29 luglio in Piazza Vittorio Veneto..
Anche dalla Basilicata arriva dunque un importante contributo per il raggiungimento delle 500.000 firme entro il 30 settembre, per poter dare al popolo italiano la possibilità di scegliere tra eutanasia legale ed eutanasia clandestina. Al momento sono oltre 220.000 le sottoscrizioni in tutta Italia. Un risultato ottenuto grazie al tempo e l’impegno di oltre 10mila persone che si sono prestate in modo volontario e a quasi 2000 tra autenticatrici e autenticatori.
Marco Cappato, Tesoriere Ass. Luca Coscioni: “Abbiamo creato le condizioni per raggiungere l’obiettivo delle 500.000 firme entro il 30 settembre, nonostante ostruzionismi e ostacoli di ogni tipo, che stiamo superando grazie all’opera straordinaria di 12.000 volontarie e volontari. E’ impressionante vedere come il dibattito politico ufficiale si sia totalmente disinteressato della questione eutanasia e della raccolta firme in corso, mentre è in corso una mobilitazione in tutte le provincie italiane con code per firmare che si formano appena apriamo un banchetto.
“Nessuna adesione tra i principali partiti nazionali, ostruzionismo in molti comuni che rifiutano i moduli e non collaborano con la raccolta firme, assenza di informazione agli avvocati e a Consiglieri e dipendenti comunali sulla loro possibilità di autenticare le firme, assenza di qualsiasi tipo di comunicazione istituzionale da parte del servizio pubblico radiotelevisivo e totale eliminazione del tema dai principali salotti televisivi (molti dei quali prematuramente scomparsi causa vacanze)” Continua Cappato “In questo contesto, i 12.000 volontari stanno realizzando un piccolo miracolo laico che vedrà ora il passaggio più difficile nel mese di agosto, con la chiusura degli studi degli avvocati e le vacanze di tanti. Il Comitato ringrazia chi ha consentito tutto questo e rilancia la raccolta anche nelle segreterie comunali”
APPROFONDIMENTO SUL REFERENDUM EUTANASIA LEGALE
Il Referendum per l’Eutanasia Legale è stato depositato su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni lo scorso 20 aprile in Corte di Cassazione.
Il testo prevede una parziale abrogazione dell’art. 579 del codice penale (“omicidio del consenziente”), che impedisce la realizzazione di ciò che comunemente si intende per “eutanasia attiva” (sul modello olandese o belga). In caso di approvazione, si passerebbe dal modello dell’”indisponibilità della vita”, sancito dal codice penale del fascismo nel 1930, al principio della “disponibilità della vita” e dell’autodeterminazione individuale, già introdotto dalla Costituzione, ma che deve essere tradotto in pratica anche per persone che non siano dipendenti da trattamenti di sostegno vitale (per i quali è invece intervenuta la Corte Costituzionale con la sentenza Cappato – Antoniani).
Maggiori informazioni sul quesito referendario al sito: https://referendum.eutanasialegale.it/
Il Referendum per l’Eutanasia Legale è promosso da Associazione Luca Coscioni e fanno finora parte del Comitato Promotore: Radicali Italiani, Partito Socialista Italiano, Eumans, Volt, Più Europa, Possibile, Sinistra italiana, Federazione dei Verdi. Il Comitato è aperto all’adesione di associazioni, partiti, movimenti sindacati e altre organizzazioni trai i primi sostenitori ci sono là ARCI nazionale e la CGIL nuovi diritti.
Chiunque voglia attivarsi come volontario (organizzando un tavolo nel proprio Comune, partecipando a un tavolo organizzato da altri o, semplicemente, invitando i propri contatti a firmare il quesito) o come autenticatore delle firme (come avvocato, cancelliere, notaio, parlamentare, sindaco, assessore, consigliere comunale, consigliere regionale o dipendente comunale) può esprimere la propria disponibilità scrivendo a coordinamento@eutanasialegale.it o collegandosi sul sitohttp://referendum.eutanasialegale.it/