Nella mattinata odierna, a conclusione di indagini coordinate da questa Procura della Repubblica e condotte dai Carabinieri della Compagnia di Venosa, è stata data esecuzione all’ordinanza del Tribunale di Potenza che ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora di quattro soggetti tutti residenti nel comune di Orta Nova (FG), ritenuti responsabili di concorso in danneggiamento seguito da incendio aggravato.
Le persone attinte dal provvedimento sono:
BRUNO Emanuele, classe 1986, residente Montemilone (PZ), di fatto domiciliato in
Orta Nova (FG);
CAPUTO Vito, classe 1987, residente Orta Nova (FG);
VERLINGIERI Leonardo, classe 2000, residente Orta Nova (FG);
4CARA Raffaele, classe 1998, residente Orta Nova (FG).
Le suddette misure sono state eseguite unitamente ad altrettante perquisizioni domiciliari, veicolari e personali.
Le indagini svolte hanno consentito di accertare, a livello di gravità indiziaria, che i quattro correi, il primo mandante ed i restanti tre esecutori materiali, la notte del 12 settembre 2020, in evidente collegamento con il pagamento di un debito di circa euro 28.000,00 accumulato dal BRUNO nei confronti del “Consorzio di Cooperativa O.P. del Mediterraneo”, innescavano un gravissimo incendio presso la sede del suddetto opificio di conferimento del pomodoro avente sede in Palazzo San Gervasio (PZ) alla contrada Piani, insediamento industriale ad uso pubblico, così da danneggiare e distruggere totalmente la struttura costituita da un capannone adibito a deposito, con annessi uffici ed arredi, nonché macchinari ivi contenuti, rendendo il tutto inservibile e cagionando un ingente danno patrimoniale superiore ad I milione di euro.
Tale risultato, raggiunto anche grazie alle sinergie fra questo ufficio ed i Carabinieri della
Compagnia di Venosa che dopo avere raccolto i primi indizi nell’immediatezza dell’evento delittuoso. sviluppavano fruttuosamente una ulteriore attività investigativa che consentiva di acquisire i gravi indizi di reità a carico degli odierni indagati anche individuando il mandante del fatto delittuoso..
Per i succitati motivi il Gip di Potenza, ritenendola adeguata, ha applicato agli indagati la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza nonché l’obbligo di presentazione giornaliero alla P.G.
Questo ufficio che aveva richiesto al Gip l’applicazione di misura cautelare più rigorosa in considerazione della gravità dei fatti e della personalità degli indagati, ha impugnato l’ordinanza proponendo appello al Tribunale del Riesame di Potenza
Plauso di Ue.Coop per esiti attività investigativa incendio opificio Palazzo San Gervasio
L’Associazione regionale dell’Unione Europea delle Cooperative (UeCoop) intende complimentarsi con la Procura della Repubblica di Potenza e con i Carabinieri della Compagnia di Venosa per gli esiti delle indagini svolte che hanno consentito – anche in tempi celeri – di individuare,a livello di gravità indiziaria, i responsabili dell’esecrabile atto incendiario che, la notte del 12 settembre 2020, ha portato alla distruzione integrale del capannone del “Consorzio di Cooperativa O.P. del Mediterraneo” con danni patrimoniali superiori a 1 milione di euro.
La Ue.Coop intende continuare a essere partner attivo delle Autorità di Vigilanza nell’azione di tutela delle imprese cooperative che quotidianamente rispettano le regole e per la salvaguardia dell’importante funzione sociale ed economica che svolgono in ogni area del Paese.
Per questo Ue.Coop a livello nazionale ha da tempo avviato una collaborazione con il Comando nazionale dei Carabinieri per la Tutela dei Prodotti Agroalimentari e sottoscritto, a beneficio anche dei soci delle cooperative e dei loro familiari, un Protocollo con la Fondazione nazionale Interesse Uomo per promuovere l’affermazione della legalità e per favorire l’emersione di eventuali fenomeni usurari ed estorsivi.
Il modello cooperativo – conclude UeCoop Basilicata – rappresenta una spinta importante per l’economia e l’occupazione e, per questo, va difeso da qualsiasi attacco o tentativo di infiltrazione della criminalità.