L’impegno dell’Agenzia Italiana per il commercio estero che punta sul Mezzogiorno per aumentare le esportazioni italiane trova pieno e convinto sostegno in Palazzo Italia Bucarest e nell’Associazione Lucani nei Balcani. Ad affermarlo è Giovanni Baldantoni per il quale diventa però prioritario interrogarsi sulle motivazioni che vedono la partecipazione all’export nazionale delle Regioni del Mezzogiorno ferma a circa il 10% da oltre 10 anni. E’ evidente che più di qualcosa non funziona tra gli strumenti e le azioni messi in campo. E’ sufficiente infatti far riferimento ad uno studio della stessa Ice che incrocia la domanda di importazioni di beni nei Paesi del mondo con le caratteristiche produttive delle diverse Regioni di Italia o dei diversi settori dell’economia italiana individuando un potenziale inespresso di export per Paese e per settore. Questo studio lo scorso anno aveva evidenziato una potenzialità di export aggiuntivo di 17 miliardi di euro per l’intero Mezzogiorno.
Sono queste ulteriori indicazioni che ci permettono di adeguare la strategia di Palazzo Italia Bucarest e dell’associazione Lucani nei Balcani per aiutare le pmi della regione e di tutte quelle del Sud a riprendere l’esportazione dopo l’emergenza Covid 19. Per noi – aggiunge il presidente di Palazzo Italia – diventa strategico definire progetti che rafforzino ogni iniziativa che vada nella direzione delle vendite on line dei prodotti alimentari “made in Italy”, progettando nuove sinergie tra le catene della grande distribuzione, le grandi piattaforme distributive dei mercati all’ingrosso, le realtà dei mercati dei produttori e le nuove catene distributive al dettaglio, per rilanciare, in Italia e all’estero, immagine, qualità e vendita del ‘made in Italy'”. Vogliamo dunque sostenere l’evoluzione del nostro modello produttivo e distributivo e creare piattaforme, strutture di servizio e impianti di trasformazione e stoccaggio oggi indispensabili per la tenuta delle filiere e la loro competitività nei mercati nazionali e internazionali. La piattaforma di vendite web “Marketing Italianfood” che abbiamo realizzato a Palazzo Italia Bucarest – evidenzia – è a disposizione delle nostre imprese e dei nostri produttori tenendo conto che il consumatore europeo ha bisogno più che mai di ottenere garanzie circa la sicurezza alimentare: l’origine, la tracciabilità e le certificazioni saranno pertanto elementi da evidenziare sempre più nella comunicazione. In questo contesto l’italianità ed il localismo giocheranno un ruolo centrale.
La nostra missione – continua Baldantoni – conferma la ferma volontà ad imboccare i mercati esteri. Per questo – continua – prima di tutto ci poniamo l’obiettivo di presidiare l’estero con una piattaforma alimentare con un piano di lavoro che si è prefissato di identificare i fattori che influenzeranno in misura determinante il futuro dei generi alimentari nei mercati dell’Europa dell’Est, della Germania, in particolare. Spetta ad Ice, al Governo, alle Regioni , alle Camere di Commercio del Sud, alle associazioni di categoria – conclude – raccogliere queste disponibilità ed investire nelle piattaforme di filiera alimentare.