“Nove mesi di lavoro per programmare un calendario di eventi estivi che non rispecchia affatto la vocazione turistico-culturale di Matera, anche per il suo recente trascorso da capitale europea della cultura”.
Il riferimento è a “Estate Materana”, la rassegna di eventi estivi promossi dal Comune, annunciata soltanto il 24 luglio scorso, quindi in forte ritardo rispetto all’avvio della stagione, e in modo molto approssimativo, considerato che la comunicazione spesso pecca tanto per date quanto per luoghi di svolgimento delle iniziative in programma.
Per non parlare di quel “tanto altro ancora” in coda ai manifesti, decisamente più adatto a un volantino di offerte commerciali. Eppure già, nello scorso mese di novembre, con un’interrogazione, chiesi all’amministrazione Bennardi di lavorare a un calendario di eventi che, partendo dalla Pasqua del 2021 arrivasse almeno a gennaio 2022, prevedendo almeno cinque iniziative di carattere nazionale e internazionale e, al contempo, a pianificare il periodo 2021/2023, con lo scopo di destagionalizzare, come si dice da anni, il turismo e per dare al settore, ormai primario per l’economia locale, l’opportunità di programmare e comunicare”.
Matera ha bisogno di iniziative di spessore, che spesso possono essere realizzate anche con investimenti minimi, come la mostra fotografica che si è conclusa nei giorni scorsi a Palazzo Malvinni Malvezzi, frutto di un’interazione virtuosa tra i comuni di Matera, Tricarico e Vicchio (Firenze), Provincia di Matera e Regione Basilicata, che è stata in grado di attrarre turisti e turismo di qualità.
Il cartellone “Estate Materana”, invece, per quanto scaturito da un bando pubblico comunale, e dal lavoro di una commissione valutatrice esterna, si avvicina in modo abbastanza evidente a quel vecchio retaggio amministrativo che accontenta pochi promotori di eventi lasciandone fuori molti altrettanto meritevoli, senza dare risultati tangibili poiché non spicca per potenziale attrattivo.
È indifferibile, ormai, la necessità di una programmazione comunale di eventi turistico-culturali di alta qualità e contenuto, di un piano strategico di respiro almeno nazionale, in grado di attrarre migliaia di turisti ogni mese dell’anno dando la possibilità agli stessi di poter visitare tutte le bellezze dei 131 comuni della Basilicata.
Nella speranza che, almeno stavolta, l’amministrazione faccia tesoro di consigli dati in nome della città.