Luca Verrascina racconta in esclusiva per SassiLive l’avventura olimpica di Tokyo 2020 con l’impegno da cronometrista. Nato a Matera, dalla fine degli anni Novanta Luca Verrascina vive a Bologna e attualmente ricopre l’incarico di Competition Manager della World Athletics, la Federazione mondiale con sede a Monaco.
Ecco il racconto della sua avventura a Tokyo 2020: “Tokyo è stata una Olimpiade con due facce. Da una parte risultati sportivi eccezionali, con tre record mondiali ma soprattutto ben 5 medaglie d’oro nell’atletica, il mio sport, che rappresentano un record assoluto per l’Italia. Dall’altra una Olimpiade senza pubblico, con moltissime restrizioni che ci hanno costretto a vivere solo l’albergo e lo stadio, senza alcuna possibilità di interazione con la città e con la realtà giapponese, fosse anche solo un giro in Metropolitana.
Personalmente, come in altre occasioni, ho avuto la possibilità di interagire con i più grandi atleti del mondo ed è sempre una cosa piacevole per chi è profondamente appassionato di sport, qualunque esso sia.
I momenti più emozionanti sono Stati sicuramente la finale dei 100m e la staffetta 4×100…dalla mia postazione a 3 metri dalla pista vedevo Marcell nella prima e Filippo nella seconda avvicinarsi al traguardo e quei pochi secondi che li separavano dalla linea di arrivo sono sembrati infiniti ma hanno portato tante emozioni, anche al pubblico a casa.
Devo confessare che ogni volta che entro in stadi come quello di Tokyo, il mio pensiero va al campo scuola di Matera e a un ragazzino che si faceva tutta via Dante a piedi alle 3 del pomeriggio per andarsi ad allenare (poco… 😄😄). Matera è il luogo del cuore, la mia famiglia è lì e lo sarà sempre anche se vivo a Bologna da tantissimi anni”.
Nella foto Luca Verrascina in uno scatto allo stadio olimpico di Tokyo e in compagnia dei 4 italiani staffettisti che hanno conquistato la medaglia d’oro.