Daphne, il mito di Apollo, una sintesi perfetta tra danza, amori convulsi e spesso irrazionale. L’essenza della passione e riconoscenza verso il personaggio. Due Daphne, un Apollo, nei panni di Lucrezia Serafini, Lucia Cinquegrana e Luca Piompioni. Cinquantacinque minuti di rara bellezza sono andati in scena mercoledì sera a Grottole durante Daphne, metamorfosi di Ovidio, prodotto da Aurelio Gatti e svoltosi nell’ambito del Festival dei Teatri di Pietra, promosso dall’Associazione Pa. Ga. Scenamediterraneo Potenza, dalla Regione Basilicata, dai Comuni di Aliano, Grottole, Grumento Nova e Venosa, dalla BCC Laurenzana-Nova Siri e dal Museo Archeologico della Val d’Agri. La serata, splendida, resa frizzante da un vento che ha tolto l’incubo del caldo è stata un condensato di raffinate sinergie. Il mito raccontato, narrato e spoliato in tutte le salse da Ovidio è essenza scenica, concitazione, recital duale e sinergico figlio legittimo della storia narrata e narrante di un protagonista, che suscita amore, rifiuto e spesso angoscia. Ed è proprio quest’ultimo sentimento a scuotere la passione pulsante dei protagonisti, legati tra loro da un filo rosso di passioni e recondite relazioni. L’Apollo giustificato, non compatito e neppure preso per la giacca è un personaggio schivo, avulso da ogni dettaglio. L’interpretazione di Luca Piomponi è bella, le due ballerine, Lucia Cinquegrana e Lucrezia Serafini sono brillanti protagoniste di un valzer di mistiche relazioni, intersecate da un vero e proprio condensato di sgomento e paura. E i protagonisti, guidati da Aurelio Gatti mettono in pratica la storia vivente di un personaggio legato da imprescindibili paure e ansie. Paure spesso bigotte, che provocano rifiuto e ansia. E sono proprio le paure a dare un senso completo alla sinergia e alla volontà di mettere in relazione le comuni visioni. Lo spettacolo termina tra gli scroscianti e lunghi applausi del pubblico presente che tributa ai tre protagonisti il giusto riconoscimento per una recita, una danza tutta da scoprire e da amare.
Ago 12