A seguito dell’ordinanza del Sindaco del Comune di Matera in tema di mobilità urbana riceviamo e pubblichiamo la nota di Cristoforo Di Cuia a nome di un gruppo di cittadini materani.
Abbiamo appreso dell’ordinanza emessa dal Sindaco di Matera e francamente siamo rimasti un po’ sorpresi, sia per le valutazioni fatte in premessa sia per le decisioni conseguenti.
In premessa si descrivono biciclette, monopattini e mezzi simili come provocatrici di disagi e pericoli per l’incolumità di passanti e pedoni. Tre osservazioni:
- La mobilità urbana con mezzi alternativi, soprattutto nei centri storici è stata una delle più belle conquiste nella nostra città, soprattutto per chi nel centro storico ci vive o ci lavora e che ormai non ha altri mezzi per muoversi!
- La viabilità si svolge in spazi definiti: strade e marciapiedi. Assistiamo alla invasione delle sezioni stradali da parte di pedoni e centinaia tavolini da bar che costringono bici e auto (quelle autorizzate) a fare autentiche gimkane per evitarli. Nella circolazione stradale ognuno deve rispettare i diritti del prossimo, anche i pedoni!
- Si descrivono monopattini e biciclette che schizzerebbero a folli velocità per le strade. Non è raro vedere scene simili per tutta la città, allora la domanda sorge spontanea: quante sanzioni sono state elevate negli ultimi sei mesi ai proprietari di tali mezzi, palesemente truccati, o per comportamento scorretto o per alterazione delle caratteristiche tecniche di tali mezzi? Secondo me neanche una. Scommettiamo?
La decisione presa dal Sindaco e dal responsabile della P.L. appare quindi sbagliata nelle premesse, come sopra detto, nel merito (penalizza l’uso consapevole di mezzi urbani puliti ed ecologici) e nel metodo seguito per raggiungere gli scopi prefissi (sicurezza in primis) perché per colpa di pochi cretini penalizza la quasi totalità degli utenti della strada. Speriamo davvero che il Sindaco torni indietro e ritiri questa Ordinanza perché sarebbe un pessimo segnale per la città ed i suoi cittadini e dimostrerebbe che questa Amministrazione in tema di mobilità urbana ha poche idee e piuttosto confuse.
Di Cuia Cristoforo a nome di un gruppo di cittadini
Divieto transito biciclette e monopattini elettrici nel centro storico di Matera…
SAGGIA DECISIONE…scorribande di giovani anche sui marciapiedi…
Un gruppo di cittadini che ovviamente pensa solo al proprio tornaconto non considerando i rischi che tutti i pedoni corrono nell’incrociare queste “biciclette” che hanno le ruote di un fuoristrada e possono fare più danni di una moto in caso di scontro. Pensate agli interessi della comunità ogni tanto.
Matera non ha il dna di citta’ del nord come Mantova Ferrara o Ravenna che hanno centinaia di chilometri di piste ciclabili destinati alle biciclette; in quanto ai monopattini si assiste a scorribande sui marciapiedi già stretti di Matera di tantissimi giovani ai quali direi che se vogliono divertirsi in tal senso che lo facciano nei cortili di casa loro e non tra i pedoni e poi consiglio di camminare e di correre piuttosto che andare sui monopattini visto che oggi i giovani per il tipo di vita che conducono crocifissi su pc tablet e cellulari han perso l’uso delle gambe camminate e correte altro che monopattini
Per me, è stata presa una decisione giusta. Se si tratta di Isola Pedonale, ed è chiaro che non possono transitare mezzi di alcun tipo, che siano essi a motore, elettrici o velocipedi. A parte l’incolumità di qualche cittadino, si è disobbedienti al dettato delle Norme di Polizia Municipale oltre alle norme di disciplina stradale.. Come pure tanti cittadini che portano a spasso i loro cani – anche di grossa taglia – senza museruola e senza sacchetti per raccogliere gli escrementi e depositarli negli appositi bidoni di raccolta che pur ci sono. Possono apparire due azioni futili ma che, però, deturpano il decoro urbano e l’incolumità dei cittadini. A FILO DRITTO !
Nino Silecchia
La bella Matera di una volta che non c”e’ più invasa da una immensa quantità di auto moto biciclette e monopattini e privata di una innumerevole quantità di giovani che giocavano correvano e si divertivano nei cortili fino allo sfinimento e socializzavano in modo sano e genuino, e’ la fotografia della generazione anni 60-70-80 che rispetto all’attuale era centomila volte migliore, ragazzi cresciuti in mezzo alla strada,nei cortili che si e’ temprata ed e’ cresciuta negli anni in modo sano e genuino, la bella Matera di una volta che non c’e’ più diventata ormai invivibile sommersa da auto, marciapiedi impraticabili occupati da sedie e tavolini e tanta sporcizia in giro