L’iniziativa avviata dalle Associazioni lucane in Italia con l’incontro di Filiano-Avigliano è utile a definire idee, progetti, programmi per la ripresa dell’economia della nostra regione, aiutandola ad uscire dalla crisi conseguente alla pandemia, ripresa alla quale anche le Associazioni dei lucani all’estero intendono dare il proprio contributo. A sostenerlo è Giovanni Baldantoni, presidente Associazione Lucani nei Balcani (Palazzo Italia Bucarest) auspicando innanzitutto una sinergia di cooperazione tra la rete delle Associazioni di lucani che vivono nelle regioni italiane e quella delle associazioni dei lucani all’estero. Siamo consapevoli che noi dall’estero abbiamo maggiori difficoltà complicate dalle prescrizioni dovute al Covid-19 per i viaggi e dalle diverse disposizioni degli Stati ma nonostante tutto abbiamo dato prova di voler svolgere compiti di “ambasciatori” del “made in Basilicata”, tutt’uno, specie all’estero, con il “made in Italy”. Troviamo particolarmente interesse tra i progetti annunciati dalle nostre consorelle in Italia quello di un tour in Italia per far conoscere territori e prodotti lucani con appuntamenti in una decina di destinazioni italiane in cui operano Associazioni lucane. Voglio ricordare – dice Baldantoni – che a Palazzo Italia lo facciamo già da anni attraverso la piattaforma di vendite web Marketing Italianfood e sempre nella nostra sede di Bucarest sono stati aperti “desk” di Comuni e uffici di rappresentanza di imprese coinvolte nei mercati dei Paesi dei Balcani. Noi mettiamo a disposizione la nostra esperienza ultradecennale e di conoscenza dei mercati specie dei Paesi Balcani realizzata attraverso nuove sinergie tra le catene della grande distribuzione, le grandi piattaforme distributive dei mercati all’ingrosso, le realtà dei mercati dei produttori e le nuove catene distributive al dettaglio, per rilanciare, in Italia e all’estero, immagine, qualità e vendita del ‘made in Italy’. Come inoltre in sinergia con l’Associazione Cuochi Italiani facciamo conoscere i piatti della migliore tradizione mediterranea. Con il superamento graduale della pandemia dobbiamo pensare all’intensificazione degli scambi commerciali e delle attività di imprese da e per l’estero contribuendo a far assumere alla Basilicata una maggiore presenza sui mercati internazionali che i lucani nei rispettivi nuovi Paesi di lavoro conoscono bene e quindi sono in grado di fornire assistenza e consulenza agli imprenditori della regione e del Sud. E’ perciò necessario compiere una cesura con il passato e cambiare il rapporto con le nostre Comunità estere, integrandole attivamente nelle politiche attive del nostro Paese e nell’esposizione internazionale del Sistema Paese.
Ago 17