Domenica 22 agosto 2021 alle ore 21,30 al Chiostro di San Francesco di Irsina è in programma la proiezione del film documentario “Murge – fronte della guerra fredda”, prodotto da Zenit Arti Audiovisive.
Interventi del sindaco di Irsina Nicola Morea, del giornalista Lorenzo Monteleone e del regista Fabrizio Galatea.
Sinossi del documentario “Murge – fronte della guerra fredda”
Dieci basi. Dieci perle incastonate sull’altopiano delle Murge, da Spinazzola a Irsina, dispiegate a disegnare un fronte importante in quella che è passata alla storia come Guerra Fredda. Il brivido che visita la schiena di chi ripercorre con la mente quegli anni con cognizione di causa è pienamente giustificato. Perché i gioielli di cui si è fatta menzione altro non sono state che basi missilistiche in piena regola, dotate ciascuna di tre testate nucleari pronte a essere lanciate.
Gli USA compresero subito il valore strategico dell’altopiano delle Murge, a cavallo tra Puglia e Basilicata, e nel 1959 inviarono le testate e i missili Jupiter pronti per l’installazione, al fine di incrementare il proprio peso negoziale e potere deterrente nel braccio di ferro con l’Unione Sovietica che durava ormai da più di un decennio.
Testate nucleari nell’Arcadia di Puglia, le Murge, dove l’indole curiosa ma non troppo della popolazione avrebbe garantito una gestione priva di eccessive problematiche. L’importanza e la pericolosità di queste basi triangolari e simmetriche la si colse quando nel 1962 un MIG bulgaro precipitò nelle campagne di Acquaviva delle Fonti. Si trattava di un aereo spia, pronto a raccogliere immagini delle basi e a comunicarle al di là della “cortina di ferro” che in quegli anni separava le due aree di influenza in cui USA e URSS avevano suddiviso il continente europeo, barriera che trovava nel Muro di Berlino la sua massima espressione e il principale simbolo. La storia di queste basi si concluse improvvisamente nel 1963, quando le testate furono disarmate e rispedite negli Stati Uniti d’America.
La base di Acquaviva restò lì, muta testimone di quanto l’incubo nucleare fosse in quegli anni realtà tangibile e concreta, possibile e per questo tanto temuto, divenuta meta delle gite domenicali di ragazzi curiosi e audaci, disposti a sfidare con il gioco le vestigia di un passato recente cupo, incomprensibile e per questo dotato di un fascino irresistibile.
Prodotto nel 2010, il documentario si propone di ripercorrere le tappe fondamentali della realizzazione delle 10 basi filtrando il racconto attraverso le narrazioni di alcuni tra i protagonisti che hanno vissuto quel periodo. Si passerà in rassegna il punto di vista dello studioso di storia contemporanea, quello di alcuni uomini politici che a vario titolo hanno superato la difficile congiuntura politica, ma anche della gente comune che si è ritrovata, suo malgrado, a fare i conti con una realtà pericolosa e allo stesso tempo troppo grande e sorprendente per poter essere colta nella sua interezza.