Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta inviata da Associazione Falco Naumanni, Brio Matera, Città Plurale Matera, Fondo Ambiente Italiano sezione di Matera, Legambiente Matera, Materazione, Movimento Azzurro Murge, WWF sezione provinciale di Matera e Mutamenti a Mezzogiorno sullo stato dell’arte in merito al cattivo funzionamento del depuratore di contrada Sgarrone in agro di Altamura, una delle cause che sta provocando che sta provocano l’inquinamento del torrente Jesce.
Le bugie fanno il naso lungo
Era lo scorso autunno, quando su sollecitazione di alcune associazioni materane l’On. Vendola chiese chiarimenti circa lo stato di funzionamento del depuratore di Contrada Sgarrone in agro di Altamura.
La risposta della società Pura, società promossa da Acquedotto Pugliese per la gestione dei depuratori, non si fece attendere ed, inutile dirlo, era tutto a posto. E’ questo un ritornello familiare a noi lucani ma, evidentemente, non siamo gli unici
Il 20 gennaio scorso si è tenuto un incontro a Bari tra i rappresentanti delle due Regioni, delle due Arpa, della Provincia di Matera e di altri enti, nel corso della riunione- si legge testualmente nel comunicato- sono stati analizzati dati riferiti alle prime verifiche concordate nella precedente riunione del 17 novembre scorso. Da questa attività è emerso che gli scarichi a valle dei depuratori di Altamura, Gravina e Matera non presentano in media valori oltre i limiti ricompresi dalle norme sulle attività di depurazione e comunque riconducibili al fenomeno oggetto d’indagine. Da una prima attività di indagine svolta dalla Provincia di Matera è inoltre emerso che alcune aziende zootecniche e frantoi oleari si sono resi protagonisti di irregolarità nello sversamento nei corpi idrici dei residui delle attività. Per meglio circoscrivere ed individuare le effettiva cause di inquinamento il Tavolo ha infine accolto la proposta dell’Arpa Basilicata di procedere, in concorso con l’Arpa Puglia e con le Province, ad un piano di campionamento accurato della durata di oltre un mese sia dei corsi d’acqua che di tutti gli scarichi.
La riunione per la verifica dei dati si sarebbe dovuta svolgere il 30 marzo scorso a Matera ma non si è potuta tenere perchè mancava ancora qualche tassello, è stata fissata per il giorno 20 Aprile sempre a Matera.
In quella riunione si dovrà tenere conto di quanto è emerso dalle foto scattate da alcuni volontari in prossimità dello scarico a valle del depuratore pugliese.
L’impianto in questione non fa la sua parte e l’acqua immessa non è conforme a quella che dovrebbe essere.
il Depuratore di Contrada Sgarrone inquina lo Jesce anche se non è l’unica causa di inquinamento ma di sicuro è la più importante.
Bisogna partire da capo e chiedere alla Regione Puglia di fare per bene la sua parte dopo di ciò si stringa su quegli operatori che sversano nei corpi idrici i residui delle loro attività.
Non è più l’ora delle chiacchiere o delle menzogne.
Matera, 16 Aprile 2012
Associazione Falco Naumanni
Brio- Matera
Città Plurale- Matera
Fondo Ambiente Italiano – Matera
Legambiente – Matera
Materazione
Movimento Azzurro Murge
Mutamenti a Mezzogiorno
WWF sezione provinciale di Matera
La fotogallery relativa al depuratore di contrada Sgarrone in agro di Altamura