UBUNTU prosegue il suo viaggio attraverso la Basilicata per parlare di condivisione e accoglienza attraverso l’arte pubblica. L’iniziativa è la prima in Italia nel suo genere: un tour di tre date organizzato da MAAP – Atelier d’Arte Pubblica insieme all’artista Mohamed L’Ghacham(Tangeri, 1993), con il sostegno de il Sicomoro e la collaborazione delle comunità migranti e dei comuni di San Chirico Raparo, Castelsaraceno e Matera.
La seconda tappa del tour, appena giunta al termine, ha visto la realizzazione di un’altra opera straordinaria, che unisce la tradizione del borgo di Castelsaraceno alla sua storia più recente. “È una nuova grande occasione di crescita culturale per il nostro piccolo borgo – commenta il sindaco Rocco Rosano – L’opera pittorica, visibile lungo il percorso del vicino ponte tibetano, contribuisce non solo a migliorare il contesto paesaggistico in cui è inserita ma anche a creare un legame visivo e simbolico forte con le nostre tradizioni e la nostra comunità”.
Il dipinto, intitolato La sposa, rimanda, infatti, non solo alla locale festa della ‘Ndenna, il rito arboreo che si svolge nelle prime tre domeniche di giugno in onore di Sant’Antonio e si conclude con lo sposalizio degli alberi, ma anche al matrimonio della coppia pakistana di Ume e Kamar celebratosi lo scorso anno. “I festeggiamenti per l’unione dei due giovani – commenta Michele Plati, presidente de Il Sicomoro – hanno coinvolto tutto il borgo, attuando un vero esempio di integrazione all’interno della comunità”.
La scelta dell’artista di rappresentare soltanto la sposa sottolinea in una nuova prospettiva l’importanza alla sua figura: “È una donna che si riappropria della sua storia e delle sue scelte, che da sola vive lo spazio della sua intimità e, soprattutto, attraversa sicura lo spazio pubblico” – commenta la curatrice Valeria Palleschi.
Il team curatoriale e artistico di MAAP, tutto al femminile e composto dalle curatrici Stefania Dubla e Valeria Palleschi e dall’artista M. Clotilde Palasciano, insieme all’artista L’Ghacham, è appena giunto nella città di Matera, dove da oggi inizieranno le fasi di ideazione e realizzazione della terza opera del tour insieme agli adulti richiedenti asilo de Il Sicomoro. Fondamentale per questa ultima tappa è stato il supporto della dott.ssa Lucrezia Guida, amministratore unico ATER Matera, del sindaco di Matera Domenico Bennardi, dell’arch. Rosa Nicoletti, assessore a Città, Territorio e Urbanistica, e dell’ing. Giuseppe Sarli, assessore a Politiche sociali e Sport
La parte finale del tour si svolge nella città che ha visto nascere MAAP e che ha accolto la sua prima Fiera di Arte Pubblica in Italia nel 2019. “UBUNTU – spiega la curatrice Stefania Dubla – porta avanti non solo il modello della comunità inclusiva della Silent Academy, ma anche il metodo della Fiera, che dà valore al margine senza alcuna volontà di portarlo al centro. Essere a Matera, e di nuovo insieme al Sicomoro, è per noi molto significativo.”